Il ballo del qua qua - 9/9
Siamo oltre l’imbarazzo. C’è un ospite internazionale e nessuno riesce a comunicare con lui perchè dopo 100 anni di radio con ospiti internazionali e 5 edizioni di Sanremo il conduttore non parla inglese. Fiorello a malapena. Allora si pensa bene di farlo ballare con le scarpe dello sponsor che paga gli spot a Travolta in bella vista, senza che nessuno metta “pecette” come di solito avviene. Il proprietario dell’azienda di scarpe è casualmente seduto in prima fila. Travolta lo abbraccia casualmente. Casualmente Amadeus si toglie le scarpe e casualmente Travolta se le tiene. Casualmente Amadeus dice “Don’t worry be happy” che è lo slogan dell’azienda delle scarpe che paga Travolta. Casualmente Amadeus oggi in conferenza stampa dice che Travolta ha insistito per venire al festival gratis, si è auto invitato. Casualmente Travolta era in Italia pagato profumatamente per l’azienda di scarpe per girare il nuovo spot. Casualmente il caso Travolta finisce all’Agcom. In tutto ciò, tra Berrettini, Ferragni e Travolta, andare a Sanremo non in qualità di cantante inizia a portare bene quanto aprire la tomba di un faraone.
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