Speciale Festival di Sanremo 2024

Sanremo 2024, Russell Crowe: “Sulle spiagge approdano madri, padri e figli in condizioni disperate, non dobbiamo trascurare l’aspetto umano”

Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2001 come super ospite internazionale, Russell Crowe torna a Sanremo per presentare un nuovo ciclo di tour estivi nei luoghi storici 

L’attore Premio Oscar Russell Crowe sarà ospite questa sera al Festival di Sanremo 2024 per cantare per cantare Let the light shine feat Marcia Hines. Un passaggio promozionale per per annunciare i concerti estivi di Roma (23 giugno), Pompei (9 luglio), Ascoli Piceno (11 luglio), Piacenza (13 luglio), Varese (14 luglio) e Bologna (16 luglio) con i The Gentlemen Barbers (David Kelly-batteria, Stewart Kirwan-tromba, Stuart Hunter-piano, Chris Kamzelas -chitarra, James Haselwood – basso). “L’idea è nata nel 2009 in un pub fuori Londra e da allora è andata avanti. Rivisitiamo numerosi successi della storia della musica ridando vita a brani iconici, attraverso nuovi arrangiamenti per regalare al pubblico un’esperienza davvero straordinaria”, ha detto.

“La musica c’è sempre stata nella mia vita. – ha affermato Crowe – Sono cresciuto in una famiglia in cui la musica era importante. Mentre facevo la scuola superiore ho iniziato a far musica e il mio obbiettivo era quello di creare musica. Dopo gli studi sono andato in giro con la mia band e facevo performance nei piccoli teatri a 16 anni, il mio primo disco solista l’ho inciso a 17 anni, quindi ero sul campo molto prima di far parte nel mondo del cinema. E se qualcuno mi avesse chiesto che mestiere facessi io rispondevo: il musicista. Ma poi ho fatto tanti film ed è un mestiere che adoro. Ormai sono 35 anni che faccio cinema e faccio musica da 43 anni. Quello che mi ricordo di Sanremo 2001 quando sono venuto è la follia di questo luogo e all’epoca ero un po’ matto. Avevo fatto un film in Italia e un progetto con Armano, sono arrivato qui distrutto e stanco morto. Mi hanno dato gli occhiali da sole con lenti arancioni che sembrano Bono degli U2 ma ero talmente stanco e distrutto che li ho portati per tutto il giorno”.

E ancora sulle origini italiane: “Quando sono partito con il mio viaggio di scoperta delle mie origini ho cercato di capire i legami familiari e ho scoperto che avevo degli antenati che venivano dall’Italia ed è stata interessante. Sono partito dalla mamma di mia mamma. E abbiamo tracciato che c’erano dei legami e origini italiane ma non so perché il mio antenato abbia scritto nei documenti neozelandesi che era di Ascoli Piceno e non di Fidenza. In ogni caso la connessione che ho con questo Paese è incredibile”.

Infine un pensiero sulla attualità e il tema degli sbarchi e di immigrazioni che sarà trattato anche durante la partecipazione al Festival: “Ci sono persone che approdano sulle nostre spiagge in situazioni di disperazione e sofferenza. Ci sono madri, padri, fratelli e figli. Un aspetto da non trascurare è l’aspetto umano e non arrivo a capacitarmi come noi che abbiamo inventato qualsiasi cosa e soluzione non riusciamo a risolvere i problemi e i conflitti se non con le armi e le guerre”.