Speciale Festival di Sanremo 2024

Sanremo 2024, Teresa Mannino sul caso Travolta: “Siamo colonia americana, siamo sudditi. Arriva lui e fa quello che vuole, con la faccia incavolata”

Mannino a poche ore dalla puntata, seduta accanto ad Amadeus in conferenza stampa prende la parola e si inserisce nel dibattito: "Non c'entro niente quindi ci saranno tutti quelli del mio gruppo che diranno 'stai zitta che ti intrometti che questo è un casino [...]'. Però io non ce la faccio a non dire le cose..."

“Noi siamo colonia americana, dobbiamo stare zitti come stiamo zitti su tutto il resto“. Teresa Mannino non è ancora salita sul palco del teatro Ariston, eppure il suo intervento in conferenza stampa fa molto rumore. La comica, co-conduttrice del terzo appuntamento in programma stasera, commenta il caso del giorno legato alle polemiche per la partecipazione di John Travolta. Pubblicità occulta, cachet stellare, un’esibizione del ballo del qua qua da dimenticare e cancellare: in 15 minuti di ospitata la star americana ha sollevato una miriade di rimostranze.

Mannino a poche ore dalla puntata, seduta accanto ad Amadeus in conferenza stampa prende la parola e si inserisce nel dibattito: “Non c’entro niente quindi ci saranno tutti quelli del mio gruppo che diranno ‘stai zitta che ti intrometti che questo è un casino […]’. Però io non ce la faccio a non dire le cose. Mi piace questo fatto che ci sia questa attenzione su quello che è successo ieri con John Travolta, giustamente anche il fatto delle scarpe, comunque siamo nella Rai, azienda pubblica… però ci dobbiamo ricordare che noi siamo una colonia americana quindi questo è niente“. Prosegue l’attrice: “Siamo sudditi, arriva John Travolta e fa quel che vuole, e lui (Amadeus, ndr) sta zitto uno perché manco se ne rende conto perché è preso dal balletto per i c***i suoi e farsi fare la foto da suo figlio, ma noi siamo colonia americana quindi di che cosa ci stupiamo se quello arriva e si mette con la faccia incavolata nonostante abbia firmato un contratto e si sia preso magari un milione di euro per le scarpe? Noi siamo colonia, dobbiamo stare zitti come stiamo zitti su tutto il resto”.