Invitare Umberto Smaila sul palco dell’Ariston durante l’ultima serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo per “parlare qualche minuto delle foibe“. Questo è l’appello pronunciato dalla seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa. Il presidente del Senato ha sottolineato che la serata finale del Festival, sabato 10 febbraio, coincide con la Giornata del ricordo in memoria delle vittime delle foibe. E da qui è partita la sua richiesta diretta agli organizzatori di Sanremo. Smaila, l’artista e showman diventato eterno con il programma tv Colpo Grosso, è figlio di esuli fiumani.
“Vorrei fare un appello – dice La Russa – in questi giorni c’è Sanremo, un appuntamento nazional-popolare. Giustamente negli anni, e anche quest’anno, si parla di tanti eventi. Però l’ultima serata coincide con il 10 febbraio, Giornata del ricordo. Io credo che abbiamo visto invitare tanti bravissimi cantanti, anche non proprio giovanissimi, e credo che invitare il 10 Umberto Smaila a parlare qualche minuto delle foibe sarebbe uno schiaffo a qualche angolo di negazionismo che ancora resiste”, spiega il presidente del Senato.
La Russa ha pronunciato il suo appello a margine della proiezione dello speciale di Rai cultura “L’odissea giuliani-dalmata: dalle foibe all’esodo”, che si è svolta alla Camera. “Sarebbe un gesto che in qualche modo rappresenterebbe tutti quelli che votarono quella legge, cioè la quasi unanimità del Parlamento”, aggiunge il presidente del Senato riferendosi alle modalità di approvazione della legge che ha istituito la Giornata del ricordo, il 10 febbraio, e che fu voluta da La Russa 20 anni fa. “Io fui il secondo firmatario, ero capogruppo di An – ricorda – Fu molto complesso ottenere la quasi unanimità ma ci riuscimmo. Solo 12 di Rifondazione comunista votarono contro, tutti gli altri a favore”.