Prove su strada

Toyota Yaris, la prova de Il Fatto.it – Più cavalli e sportività, ma stessa efficienza – FOTO

La presentazione è festosa, ispirata al carnevale di Sitges, nota località turistica a pochi chilometri da Barcellona, ma con il facelift della quarta generazione della Yaris Toyota fa sul serio. E non solo perché ne ha già vendute 10 milioni, uno dei quali in Italia, dove assieme alla variante Cross vale ormai il 56% dei volumi. Esteticamente intrigante anche senza la carrozzeria bicolore, l’aggiornata compatta (3,94 metri di lunghezza) è esclusivamente elettrificata. Adesso, oltre al sistema full hybrid da 116 Cv, ne viene offerto anche uno da 130, lo stesso della Yaris Cross e di appena 6 Cv meno potente di quello disponibile sulla Lexus LBX.

Con questa nuova motorizzazione, sempre basata sul tre cilindri da 1.5 litri (un’opzione che si percepisce dal punto di vista acustico) fa sul serio tecnologicamente con il 30% di coppia (185 Nm) e il 12% di potenza in più, con uno spunto da 0 a 100 sceso di mezzo secondo a 9,2”, emissioni di CO2 dichiarate “best in class” (tra 87 e 96 g/km a seconda della motorizzazione) e consumi omologati tra 3,8 (116 Cv, la cui percorrenza è aumentata rispetto quella annunciata finora) e 4,3 l/100 km (nella prova mista catalana il parametro più alto è stato rispettato con la declinazione da 130 Cv). La potenza aggiuntiva è suddivisa tra motore termico (da 85 a 96 Cv) e elettrico (da 80 a 84), mentre la coppia maggiorata è legata esclusivamente al secondo.

E fa sul serio anche sul fronte della sicurezza con l’implementato Safety Sense di serie che include diverse nuove funzioni: il PDA, l’assistenza proattiva alla guida che aiuta a evitare i rischi di incidenti alle bassa velocità, l’Acceleration Suppression, che interviene per rallentare qualsiasi accelerazione improvvisa in caso di possibile collisione con un veicolo che precede, l’EDSS, il sistema di arresto di emergenza e il limitatore di velocità abbinato al riconoscimento della segnaletica stradale. Gli interventi e le correzioni, incluse quelle sul mantenimento della corsia, sono molto misurati e poco invasivi, eppure efficienti, naturalmente alle andature relativamente contenute della prova.

Toyota non scherza neanche con il listino, che parte ufficialmente da 24.550 euro per la ben equipaggiata variante di accesso, la Active (cerchi in acciaio da 15”, climatizzatore automatico, retrocamera, vetri elettrici e schermi da 4,2 e 9”) disponibile come la Trend (2.000 euro in più, già con cerchi in lega da 16” e quadro strumentazione da 7”) solo con l’unità da 116 Cv. Poi ci sono gli allestimenti con il sistema da 130 Cv: la Lounge (monta cerchi in lega da 17”, climatizzatore bizona e, tra le altre cose, la ricarica wireless e gli schermi da 12,3 e 10,5”: da 24.900 euro) e la GR Sport (31.700 euro giustificati anche da cerchi in lega da 18”, carrozzeria bicolore, digital key e assetto specifico, che si avverte immediatamente sia al volante sia nell’impostazione più rigida), offerta allo stesso prezzo della Premiere, che resterà in gamma solo fino alla fine dell’anno.

In febbraio la filiale nazionale del colosso giapponese viene incontro ai potenziali clienti con un maxi sconto di 5.500 euro in caso di rottamazione che fa scendere la spesa per la Yaris “base” sotto i 20.000 euro (19.050) e sotto i 27.000 quella per il top di gamma (26.200). La sforbiciata si riduce a 3.750 euro senza la rottamazione. L’eventuale prolungamento dell’operazione dipenderà dagli incentivi pubblici.

Con l’opzione Toyota Easy Next è possibile avere la Active a 129 euro al mese (47 rate e anticipo di 5.430 euro con valore garantito di quasi 11.000 euro). Con le soluzioni WeHybrid i clienti possono contenere il canone (o ottenere atri benefici su assistenza o prezzo) guidando quanto più possibile in elettrico. In Italia, dall’avvio del programma i clienti di Toyota hanno già percorso 380 milioni di chilometri a zero emissioni: con una media del 48%, la Yaris è il modello che si muove di più in elettrico. Piacevole da guidare e comoda da abitare, almeno davanti, nell’abitacolo ha una parte di plastiche morbide gradevoli al tatto, altre rigide che lo sono un po’ meno. Il serbatoio della benzina è da 36 litri, mentre la capacità del bagagliaio con i sedili in posizioni normale è di 286.

Pensata, disegnata, sviluppata e prodotta in Europa tra Belgio, Francia, Repubblica Ceca e Polonia, la Yaris è una “nuova” auto per il Vecchio Continente. Assieme alla sua declinazione Cross, nel Belpaese ha contribuito a fare diventare Toyota il secondo marchio più venduto attraverso il canale privati (il primo è Dacia). Il debutto nazionale è imminente: il “porte aperte” è in calendario il 17 e 18 febbraio, subito dopo San Valentino, per rinnovare il feeling con i clienti italiani, che lo scorso anno sono stati 23.000 (altri 35.000 hanno acquistato la Cross).