Bagarre in Aula durante l’intervento del senatore del Movimento 5 stelle, Roberto Scarpinato per parlare degli emendamenti del ddl Nordio. “Noi abbiamo una maggioranza affetta da inerzia atarassica quando c’è da fare una legge sulle lobby, che ci chiede l’Unione europea, e che poi fa una riforma sul traffico di influenze che è un regalo alle lobby. È un regalo alle lobby perché si legalizza il traffico di influenze che viene svolto da tipici galoppini elettorali, gli specialisti del voto di scambio”, inizia Scarpinato, immediatamente interrotto da urla in Aula.
Il presidente, Ignazio La Russa, prova quindi a riportare la calma, ma ci riesce solo dopo circa due minuti, quando alla fine anche il senatore del Movimento 5 stelle, adirato, lo incalza: “Presidente le chiedo di far svolgere l’ordine dell’assemblea, mi faccia parlare”.
“Il voto di scambio funziona con dei galoppini elettorali che in cambio di vari favoritismi da parte dei pubblici amministratori, portano i voti – continua quindi Scarpinato una volta ristabilito l’ordine – Ora stabilendo che il traffico di influenze non si consuma più quando è finalizzato all’abuso d’ufficio, si favorisce il voto di scambio. È un argomento giuridico non un’accusa politica. Non si capisce poi perché è stato stabilito che il traffico d’influenza si consuma se finalizzato a far sì che il pubblico amministratore compia un atto contrario ai doveri d’ufficio con violazione di una norma, che è il reato di corruzione. E per il reato di corruzione impropria, punito fino a 8 anni di galera, ve lo siete dimenticati? E se ve lo siete dimenticati ce lo volete mettere o volete spiegare agli italiani perché questi lobbisti non devono essere puniti?”. “E ancora, in tutti i reati di corruzione, sono puniti quando c’è un’utilità qualsiasi anche non patrimoniale, per il traffico d’influenze avete stabilito che il reato è punito solo con un’utilità patrimoniale. Perché questo favore ai lobbisti? Noi non l’abbiamo capito”, conclude quindi il senatore.