CACCIA, NO ALLA LEGGE SPARA-TUTTO DELLA LEGA: IL PARLAMENTO LA FERMI – FIRMA LA PETIZIONE SU IOSCELGO

Il Partito democratico insegue la Lega nello smantellamento della legge sulla caccia, la 157/92, favorendo l’impostazione – data dal Carroccio – di liberalizzazione dell’attività venatoria per fini ludici. Dopo la contestata proposta di legge, voluta dalla destra, a prima firma del deputato Francesco Bruzzone (contro la quale il Fatto Quotidiano ha lanciato una petizione: qui tutti i dettagli) il Pd ha presentato una serie di emendamenti tra cui quello che va a rafforzare l’intento della maggioranza di escludere le associazioni ambientaliste dal controllo della legalità dei calendari venatori emanati dalle Regioni. Sia la modifica dell’articolo 18 proposta dal leghista Bruzzone sia l’emendamento del dem Stefano Vaccari, infatti, si prefiggono di garantire maggior potere alle Regioni, che da qui in avanti approveranno la “programmazione venatoria quinquennale” con legge regionale, e non più con un atto amministrativo. Ciò significa che le eventuali storture dei piani venatori – tradotto: i favori che ciascuna Giunta, di centrodestra o centrosinistra non fa differenza, elargisce ai cacciatori, per esempio posticipando la chiusura della stagione venatoria – non potranno essere impugnati dalle associazioni ambientaliste di fronte alla giustizia amministrativa.

“La decisione di Stefano Vaccari, capogruppo del Pd in commissione Agricoltura della Camera dei deputati, di sottoscrivere emendamenti a sostegno della riforma Bruzzone, è gravissima e contraria alla natura, alla normativa europea e alla Costituzione italiana. Elly Schlein intervenga” scrivono in un duro comunicato le dieci associazioni che hanno sottoscritto la petizione de il Fatto Quotidiano, cioè Enpa, Lac, Lav, Leidaa, Lipu, Lndc Animal Protection, Oipa, Federazione Nazionale Pro Natura e WWF Italia. “Nonostante la posizione ben espressa dalla responsabile della Transizione ecologica del Pd, Annalisa Corrado – continua la nota – che ha evidenziato la contrarietà totale alla proposta di legge della Lega, spiegandone con chiarezza le ragioni, il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura ha sottoscritto alcuni emendamenti che, in perfetta linea con l’orientamento della proposta di legge, smontano le parti essenziali della normativa nazionale sulla tutela della fauna selvatica e aprono a una chiara deregulation della caccia“.

E ancora: “In special modo, gravissima è la decisione di presentare un emendamento che ripropone sostanzialmente il testo Bruzzone per quanto attiene i calendari venatori. Come la Lega, Vaccari chiede calendari venatori quinquennali ed emanati per legge, la qual cosa sottrarrebbe ogni possibile controllo scientifico e soprattutto giuridico dei calendari. Se a ciò aggiungiamo che il ministro Francesco Lollobrigida ha già derubricato il parere dell’Ispra, parificandolo a quello del Comitato faunistico venatorio, e che la proposta di legge prevede anche la creazione di istituti regionali che potranno a loro volta dare il parere sui calendari, in alternativa a quello di Ispra, capiamo bene cosa accadrà: il controllo della materia venatoria sarà completamente in mano agli assessorati regionali alla caccia e al mondo venatorio, con violazione della Costituzione e conseguenze materiali devastanti”.

Infine l’appello alla segretaria del Pd: “Giustamente dichiara l’ambiente come una delle stelle polari del nuovo corso del Partito democratico, e allora intervenga con decisione e schieri il partito nettamente a favore della natura. Non c’è alcun vero cambiamento senza la rottura netta con i trucchi, la cultura anacronistica, l’antiambientalismo e le opacità della vecchia politica”.

A stretto giro è arrivata la replica di Vaccari, che ha respinto le accuse: “Per una scelta condivisa del gruppo Pd con la segreteria nazionale del partito abbiamo presentato una serie di emendamenti alla proposta di legge Bruzzone di parziale riforma della legge 157/92. Abbiamo presentato gli emendamenti soppressivi dell’intero articolato per segnalare la nostra netta contrarietà alla proposta sia per il metodo scelto che nel merito. Poi abbiamo presentato una serie di emendamenti a prima firma della collega Forattini e degli altri componenti Pd della commissione Agricoltura, per rimettere al centro ruolo dell’Ispra, delle direttive comunitarie e ruolo dell’Agricoltura nella gestione faunistico venatoria. In successive riunioni della Commissione ho segnalato che avremmo presentato come Pd in Aula una pregiudiziale di costituzionalità e ho chiesto che venisse acquisita ai lavori della Commissione la lettera di messa in mora della Commissione europea in ordine alla Direttiva Uccelli per le disposizioni di regolamentazione della caccia nel nostro Paese. Una posizione alla luce del sole e coerente con la posizione del Pd sui temi della biodiversità, della tutela dell’ambiente e della caccia. Appaiono dunque non rispondenti alla realtà le accuse che mi rivolgono alcune associazioni ambientaliste e animaliste con le quali siamo disponibili a confrontarci senza pregiudizi e con rispetto reciproco, alla stregua di quanto facciamo con le organizzazioni agricole e le associazioni venatorie”.

Il centrodestra va all’assalto della legge sulla caccia con l’intenzione di stravolgerla per favorire i cacciatori. E gli animali? Saranno uccisi in numero ancora più elevato. Il tutto a discapito della biodiversità e della sicurezza pubblica.

Il Fatto Quotidiano lancia una petizione su IoScelgo (FIRMA QUI) per chiedere al Parlamento di fermare questa legge, che se approvata arrecherebbe un danno alla natura ed esporrebbe l’Italia al rischio di nuove procedure d’infrazione da parte dell’Unione europea. Dieci associazioni ambientaliste hanno già firmato la petizione. Si tratta di Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Leidaa, Lipu, Lndc Animal Protection, Oipa, Federazione Nazionale Pro Natura e Wwf Italia. Firmala anche tu, blocchiamo la legge.

CACCIA, NO ALLA LEGGE SPARA-TUTTO DELLA LEGA: IL PARLAMENTO LA FERMI – FIRMA LA PETIZIONE SU IOSCELGO

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