Speciale Festival di Sanremo 2024

Sanremo 2024, chi sono i Tenores di Bitti: dalle feste alternative nei garage al palco dell’Ariston con Mahmood

Il gruppo, fondato nel 1974 da Daniele Cossellu, custodisce e tiene in vita la tradizione sarda del canto a tenore, riconosciuta patrimonio orale e immateriale dell’umanità dall’Unesco nel 2009. Esordienti a Sanremo, ma con una lunga carriera alle spalle, i Tenores si sono detti onorati dell’invito di Mahmood e grati per l’opportunità: “Siamo molto entusiasti che il canto a tenore sia stato valorizzato in questo modo e portato per la prima volta a calcare la scena del Festival di Sanremo”

di Gabriele Scorsonelli

Collaborazioni con Peter Gabriel e Frank Zappa - 2/3

Esordio nella kermesse, dunque. Ma una carriera lunga, premiata, che ha raggiunto l’Europa e il mondo intero. Nati da un’intuizione di Tziu Daniele Cossellu nel 1974, i Tenores di Bitti – chiamati così in onore di Raimondo Delogu, famoso poeta bittese dell’800 – hanno collaborato con musicisti e compositori come Peter Gabriel, Ornette Coleman, Lester Bowie e Frank Zappa, tenuto concerti in Australia, Argentina, Canada, Cuba, Iraq, Egitto, Marocco e Stati Uniti (solo per citare alcuni Stati) e, nel 2007, sono stato insigniti dell’onorificenza di “Cavalieri al merito della Repubblica Italiana”. Il biglietto da visita, insomma, è quello dei grandi artisti. E la formazione, oggi composta da Andrea Sella (mezza voce), Dino Ruiu (voce), Mario Pira (basso) e Pierluigi Giorno (contra), intreccerà un canto millenario e folkloristico, apprezzato e conosciuto da critica ed etnomusicologi, con la voce del vincitore dei Festival 2019 e 2022 (con i brani Soldi e Brividi).

Collaborazioni con Peter Gabriel e Frank Zappa - 2/3
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