La leggenda della consolle è tornata. Gigi D’Agostino (o Gigi Dag) non ha bisogno di presentazioni. Le discoteche degli anni novanta, e parte degli ottanta, si sono sciolte ai suoi piedi, pardon sotto le sue dita da dj. Nato a Torino nel 1967 da genitori campani, D’Agostino ha lasciato una traccia indelebile nel panorama dance in chiave doppia: sia come intrattenitore mettendo su pezzi altrui, sia facendo ballare milioni di ragazze e ragazzi in tutta Europa sulle proprie semplici e dirette melodie che lui ha sempre definito “mediterranean progressive”. L’amour toujours in primis. Poi Bla bla bla, Another way, The riddle. Remix su remix di tarantelle dance orecchiabili e sfrontate, D’Agostino ha fatto arrabbiare i puristi dell’elettronica, finendo per essere re delle vendite con milioni di copie nel mondo. “Mi ispiravano i dj che ascoltavo a fine anni settanta. Mi appostavo vicino alle consolle e li spiavo. Nell’86 ho messo su il primo disco in discoteca e il primo giorno di registrazione in studio è stato nel 1991”, ha spiegato D’Agostino in un’intervista.
I brani che nascono per essere suonati e ballati in discoteca o alle feste autoprodotte, poi al ragazzo che ha bruciato tutte le discoteche del Piemonte i dischi tocca stamparli (“per gioco”, dice). È il 1993 e viene giù il mondo. Prendete The Riddle: in Germania ha venduto oltre un milione di copie. “Per quanto mi riguarda, una canzone viene scritta sempre di getto. Poi si può modificare, aggiungere, togliere, ma stai comunque elaborando l’idea madre che è nata in un unico e solo momento. Credo che quella spontaneità e immediatezza (…) derivi dal fatto che quei brani siano nati per una mia necessità di benessere al cuore e alla mente”, spiegava il dj a soundwall.it. I tour per locali e live outdoor sono però oramai sospesi da tre anni. Nel dicembre 2021, sui suoi canali social dove anche solo una foto non registra meno i 20mila like, D’Agostino ha comunicato di dover convivere con una grave malattia. “Purtroppo da alcuni mesi sto combattendo contro un grave male che mi ha colpito in modo aggressivo. È un dolore costante, non mi dà pace. La sofferenza mi consuma, mi ha reso molto debole, ma continuo a lottare. Spero di trovare un pochino di sollievo”.
Un messaggio straziante che si era ripetuto un mese dopo con una foto pubblicata su Instagram con il dj appoggiato ad un girello: “Spero che questo nuovo anno mi doni un po’ di pace e di forza… Un abbraccio di cose belle a tutti voi…Grazie per i vostri pensieri…Tanto Amore”. Il silenzio viene nuovamente rotto dopo circa un anno, nel dicembre 2023 con un primo piano modello selfie in bianco e nero senza parole ma con una cera migliore rispetto ai post precedenti. I commenti però sono incredibili. Ne riportiamo uno: “Maestro, non vado a ballare da 10 anni ma ti giuro che se torni a suonare, vengo a vederti, a costo di prendermi 3 Brufen il giorno dopo”. Chissà se questo signore sarà allora sulla nave da crociera attraccata sul mare davanti a Sanremo dove Gigi D’Ago inforcherà nuovamente piatti e cuffie per far ballare il festival e gli italiani?