“Facevo l’ambulante vendendo i palloncini col gas e racimolavo venti euro al giorno” - 2/4
Un’esigenza diventata lavoro e apprezzata da chi, attraverso il suo rap, ha conosciuto l’altra faccia del capoluogo campano. Oggi Luchè conta 2,2 milioni di ascoltatori mensili su Spotify e 1,3 milioni di follower su Instagram. Ha pubblicato cinque album (l’ultimo, Dove volano le aquile, nel 2022) e collezionato dodici dischi d’oro e trenta di platino. Quella di Luca Imprudente per l’hip-hop è una vera e propria vocazione. Lo sapeva anche lui quando, insieme all’amico Antonio, ha fondato i “Co’Sang”, duo con il quale ha cominciato, alla fine degli anni ’90, a farsi conoscere soprattutto nella scena underground. Prima “facevo l’ambulante vendendo i palloncini col gas e racimolavo venti euro al giorno”. Troppo poco per vivere, soprattutto da solo. “Decisi di andare a Londra per scappare dalla mia realtà, che mi stava stretta”, ha rivelato. Una doppia vita tra la capitale inglese, dove si era trasferito per guadagnare vendendo vestiti di marca falsi (e dopo aprendo una pizzeria) e Napoli, dove continuava a inseguire il sogno della musica con il denaro racimolato oltre Manica.
Ma non tutto dura per sempre. E, da Luca Casadei, Luchè ha raccontato anche della sua rottura con l’amico ‘Nto, dello scioglimento dei “Co’Sang” e di quanto ne abbia sofferto: “Ci siamo fermati perché non andavamo più d’accordo (…). È stato durissimo separarsi. È stato un nuovo inizio, però forzato. Chi l’ha deciso? Diciamo che l’abbiamo deciso insieme. Poi il pubblico ha dato le colpe a me perché io sono sempre stato quello più stravagante, magari incline al mainstream e più bravo a vendermi come artista che come persona” ha spiegato. La svolta, poi, con la firma con Universal e il singolo O’Primmo ammore, lanciato con la serie Gomorra: “La canzone venne inserita due volte nella puntata: la prima volta in una scena dove gli attori ci parlavano sopra. Il pezzo era in sottofondo, mi inca**ai come un animale. Pochi minuti dopo ripartì un’altra scena della puntata, proprio con l’inizio del mio brano. E si sentì quasi tutto. Erano solo immagini con il pezzo che suonava, quasi un video. Era una cornice perfetta”, ha raccontato ancora.