La terza serata del 74esimo Festival di Sanremo si apre con Amadeus che abbaglia l’Ariston con la sua giacca. È di un punto di oro-bronzato con tocchi di nero che ricorda esattamente l’effetto della carta dei cioccolatini Ferrero Rocher un po’ stropicciata. E dà il segno di quanto sia carico stasera il conduttore. Neanche il tempo di salutare il pubblico che già lancia una stoccata: “Secondo me si è parlato troppo di John Travolta e non di Giovanni Allevi, facciamo nostro il suo insegnamento, ci accettiamo per quel che siamo, in tutta la nostra leggerezza”, dice. Voto: 7.
Teresa Mannino – Woow, che sorpresa! L’attrice comica siciliana fa capolino in cima alle scale dell’Ariston con un look degno di Maryl Streep in “Mamma mia!”. Pantaloni a zampa e camicia in seta trasparente con fiocco e maxi maniche punteggiate di piume, il tutto di un bianco melange effetto marmo di Carrara. Lo stile dei ruggenti anni Settanta interpretato magiastralmente da Fausto Puglisi per Roberto Cavalli le si addice. Il primo cambio d’abito è sorprendente: si continua con le creazioni di Puglisi ma con un tocco di colore: è un bellissimo completo acquamarina con trama maculata. Sempre linee anni ’70, sempre splendida lei. Si prende la scena all’Ariston. Ed è subito show. Voto: 8.
Sabrina Ferilli – Ehh, Sabrina la sa lunga cari miei. Lei il palco dell’Ariston l’ha già calcato, da ultimo due anni fa, come co-conduttrice sempre al fianco di Amadeus. E la sua esperienza si vede tutta nella scelta tatticissima dell’abito. Bello e funzionale. Sapete perché? Intanto perché non è il solito nero ma piuttosto un marrone caffé – e vista la monotonia di questo Festival è già tantissimo – ma soprattutto perchè ha una trama di linee verticali in velluto nero a contrasto che vanno a scolpire e definire la silhouette, valorizzando al massimo il suo fisico statuario. Orecchini di brillanti ad illuminare il viso e la sua spontaneità travolgente a coronare il tutto. Chapeau! Voto: 9.
Gianni Morandi – Torna sul palco dell’Ariston ed è come se il tempo si fosse fermato. Anche il completo Armani con giacca di velluto forse è proprio lo stesso che indossava ai tempi di Bugo e Morgan…. Voto: 9.
Loredana Berté – Perfettamente coerente con i look delle scorse sere, indossa un abito tubino nero di Maison Valentino con polsini e colletto effetto camicia bianca, creato per lei dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli e ispirato alla sua collezione Black Tie. Semplice, efficace, ci piace. Voto 7.5.
Angelina Mango – Ok, lo style anni Duemila è tornato prepotente di tendenza ma che peccato. Questo look di Etro non convince affatto. La maglia super cropped con cappuccio è in una fantasia floreale nera e arancione con inserti di streass ed è coordinata alla gonna drappeggiata sul fianco. Collant (troppo scuri), scarpe con zeppa (troppo pesanti) e acconciatura a treccine a completare questo look non entusiasmante. Voto: 5.
Diodato – Il viola lampone gli dona. Il taglio del completo è quello di Alessandro Sartori per Zegna e questo dice tutto. È senza dubbio tra i più eleganti di questo Festival. Voto: 9.
Alessandra Amoroso – Solo una domanda: perché? Perché i capelli acconciati così, con l’effetto bagnato e le onde frisé? Che peccato, perché il vestito di seta con corpetto incrociato e spacco inguinale non è niente male anche se le ha giocato un paio di scherzetti. Il primo mentre scendeva la scalinata, svolazzando pericolosamente, e poi in uscita, quando il suo presentatore Dargen D’Amico ha preso dentro lo strascico rischiando di strapparlo. Voto: 4/5.
I Ricchi e Poveri – In piena Barbie-mania, eccoli in scena all’Ariston con una profusione di paillettes rosa shoking e boa di piume. Una botta di colore e ritmo che risveglia il pubblico in platea. Angela è scatenata, balla, ancheggia ed è padrona del palco. I look coordinati portano la firma di Osereé e sono stati creati per loro dalla stylist Rebecca Baglini. Voto: 10 per l’autoironia.
Il Tre – È un bravo ragazzo, lo intuisce subito anche Loredana Bertè introducendolo. Completo total black (eccallà, iniziamo) tempestato di cristalli portato con la giacca aperta che lascia in bella mostra il torace tatuato. I capelli biondo platino ingellati all’indietro confermano la tendenza anni Duemila per le acconciature maschili. Voto: 6.
Alfa – Scende la scala di corsa, con entusiasmo, insegna ad Amadeus a fare il suo urletto “uuuh uuuh” coinvolgendo il pubblico dell’Ariston e poi indica il cuore giallo divenuto ormai un segno distintivo delle sue tshirt nere. Il suo look è tutto un po’ non sense. Ma è giovane, talentuoso e che tenerezza, ragazzi. Voto 7.
Maninni – Bello. Veramente bello questo outfit. La blusa con petali di stoffa e perline ricamati e colletto e polsini a contrasto è così bella che ci fa dimenticare anche che si tratta del solito noioso nero. Pantalone nero a vita alta con fascia ad evidenziare il punto vita. Ci piace lui e ci piace la sua canzone. Voto: 8.
Fred De Palma – Argh, che caduta di stile! Era andato così bene le prime due serate, e oggi così. Che poi, sarebbe stato tutto perfetto per stasera, se non fosse per il dettaglio della camicia bianca, le fasce effetto body per tenerla tirata portate fuori a vista. Evitabili. Voto: 5.
Bnkr44 – Un patchwork di pellame più o meno colorato assemblato insieme. Un’accozzaglia di colori, texture e fantasie in stile cowboy che fa sorridere. Sono così scombinati che nell’insieme stanno bene. E poi il ritmo della loro canzone è travolgente. Voto: 6.
Clara – Niente, dopo i tocchi di colore delle scorse serate anche lei ha ceduto al total black. Per di più con un abito lungo, monospalla, drappeggiato su un fianco, che non sarebbe male di per sé. Con grande schiettezza si mette gli occhiali prima di annunciare i Santi Francesi e confessa: “Ho paura, non metto le lenti a contatto”. Fresa e autentica. Voto: 7.5.
Mahmood – Questo look è decisamente ad effetto ma non si può dire che lui sia a proprio agio nella “tutina” di pelle nera: fa fatica a scendere le scale, cammina con rigidità e continua a sistemarsi. Comodità non dev’essere la parola chiave di questo suo look. Voto 7.
I Santi Francesi – Confermiamo. Sono una delle migliori sorprese di questo Festival. Neanche il tempo di mettere piede sulla scala dell’Ariston che il pubblico sui social è già in visibilio per questi due ragazzi dall’aria un po’ bohemienne, un po’ artista maledetto. Giocano con i tagli e i volumi di completi sartoriali e camice bianche, scollate al punto giusto. Capello ingellato all’indietro (anche loro, sì) e sguardo malandrino. Non finirà qui per loro. Voto: 8.
Eros Ramazzotti – In Giorgio Armani d’ordinanza. Total black, ovviamente, con il doppio bordo della giacca brillantinato. Unica pecca: la collana con catena e brillanti a vista. Voto: 7.
Gazzelle – Poteva forse mancare la sua felpa con cappuccio? Ma certo che no! Stasera la porta sotto ad un cardigan di lana dall’aria retrò sbottonato. Immancabile anche l’occhiale nero. Voto: 6 (per la coerenza).
Rose Villain – Niente, non riusciamo proprio ad uscire dal loop dei look total black. E così eccola con un’aderentissima tutina sexy di Balenciaga, monospalla con corpretto drappeggiato a strascico. Non male, affatto. Voto: 7.5.
Irama – Total black, no brand, come le altre sere. Unico dettaglio: la collana con la croce, gioiello di Emanuele Bicocchi. Voto: 6.
La Sad – Tocca a loro chiudere la gara della terza serata. Si esibiscono a notte fonda con un look che è vuole essere un omaggio a Vivienne Westwood e alle Donne. Porta la firma di Yezael by Angelo Cruciani con capi vintage Vivienne Westwood proprio per omaggiare la stilista regina del Punk ai tempi della sua storia d’amore con Sid Vicious dei Sex Pistols, tra spille da balia e capi bruciati, manette e scotch da pacchi, rubacuori, strappacuori e reggiseni. Peccato che tutto questo strida un po’ con la loro canzone, alla fine una ballad in stile Finley. Voto 7.5.