L'incontro con Vasco Rossi - 2/3
Un sogno realizzato. Ma anche l’inizio di una brillante carriera. Di lì a poco lo avrebbe contattato Vasco Rossi che, rimasto impressionato dal suo sound, lo volle per una sessione di registrazione del 1993. Da quel momento, la storia. I tour con il rocker modenese, i numerosi album, i palazzetti e gli stadi: “Dei suoi concerti, ricordo bene il primo San Siro. Ho suonato lì con lui 28 volte. La prima era il 1995 e non avevo capito quanto fosse grande Vasco. Tutti urlavano le parole delle canzoni e in quel momento ho capito di non essere più in America. Molto emozionante è stato anche suonare al Modena Park davanti a 225.000 persone”, ha spiegato Burns. Poi, ha rivelato i suoi soli preferiti da suonare live nei brani del Blasco: Angeli e Vivere.
Al seguito dei grandi della musica, ma anche con una propria, definita, identità artistica. Il chitarrista originario di Oakland, infatti, ha debuttato da solista nel 1998 con il disco Swamp Tea per poi proseguire, negli anni successivi, con la pubblicazione degli album World Universe, Infinity (contenente una cover di Little Wing di Jimi Hendrix) e Root&Wings, registrato con il suo gruppo “Stef Burns League” (fondato nel 2012) e la partecipazione a Huey Lewis & The News – The Oregon Report come membro degli “Huey Lewis & The News”. Una carriera che oggi continua sì al fianco di Vasco, ma anche negli Heroes and Monsters, band che Burns ha fondato nel 2021 con il batterista Will Hunt, già suo amico e insieme a cui ha suonato per il cantautore modenese, e con e il bassista e cantante Todd Kerns. Nel gennaio 2023, poi, il debutto del loro primo album con l’etichetta Frontiers Records.