Intercettato da Il Foglio in uno dei ristoranti più frequentati di Sanremo (in particolare da artisti, discografici e dirigenti della tv pubblica), Sergio si sarebbe lasciato scappare un commento al vetriolo sul Travolta-gate
“Travolta? Voleva fare il furbo nella patria dei furbi”. Parola di Roberto Sergio l’amministratore delegato della Rai. Intercettato da Il Foglio in uno dei ristoranti più frequentati di Sanremo (in particolare da artisti, discografici e dirigenti della tv pubblica), Sergio si sarebbe lasciato scappare un commento al vetriolo sul Travolta-gate. “Anche lui è sotto assedio, Sergio, come Amadeus. O per lo meno si sente sotto assedio. Tutto diventa d’altra parte enorme, qui a Sanremo. Di più di quello che probabilmente è in realtà”, scrive Il Foglio, che ribadisce le intenzioni della Rai dopo il caso deflagrato dopo l’ospitata del divo americano (“una delle gag più terrificanti della storia della tv”, l’ha definita Fiorello): fare causa a Travolta, il quale ha firmato un contratto in cui ci sarebbe stato scritto anche l’esplicito impegno a non fare alcuna pubblicità.
Il quotidiano riporta dunque le frasi dell’ad Rai, che avrebbe ironicamente commentato così: “Voleva fare il furbo in Italia, rubare a casa dei ladri. Che Salvatore Merlo de Il Foglio traduce come “l’eterna versione, o l’eterno ritorno, di acca nisciuno è fesso”. Sarcasmo a parte, Sergio avrebbe rivelato anche l’intenzione di aprire un’inchiesta interna. L’amministratore delegato “esclude categoricamente che qualcuno tra i collaboratori della Rai, o di Amadeus, fosse d’accordo per mandare in onda l’immagine di quelle scarpe di marca indossate dall’attore americano: ‘Ma se così non fosse, noi lo scopriremo e cacceremo qualsiasi collaboratore o dipendente infedele’”. Per capire come finirà non resta che aspettare.