La morte di due agenti della Guardia Civil investiti venerdì da una lancia di narcotrafficanti nel porto di Barbate (Cadice) in Spagna ha innescato una polemica. Il procuratore capo di Cadice, Angel Nunez, ha denunciato oggi “l’assoluta inferiorità” di mezzi con cui le forze dell’ordine portano avanti la lotta al narcotraffico, che “ha a sua disposizione tutti i mezzi” a fronte della preoccupante carenza di risorse nell’ambito giudiziario e di mezzi di polizia. Nell’esprimere “cordoglio” per la morte dei due poliziotti il magistrato all’agenzia Efe ha sottolineato che “la lotta è totalmente disuguale. Loro hanno tutti i mezzi a disposizione e la Guardia civile non ne ha di simili per combatterli. Per di più – ha aggiunto il magistrato – molte operazioni di polizia finiscono nel collo di bottiglia nei tribunali per un sistema processuale del XIX secolo, con processi eterni”. Per cui molti narcotrafficanti, nonostante gli arresti, “finiscono con l’uscire in libertà”.

Gli arresti – Secondo la ricostruzione della Guardia Civil, gli agenti erano impegnati in un’operazione per identificare gli occupanti di imbarcazioni superveloci utilizzare da bande di narcotrafficanti, “Nel momento di avvicinarsi alle lance, una di queste ha investito in pieno la motovedetta degli agenti del Gruppo di azione rapida della Guardia Civile (Geas), occupata da sei agenti”. Nello scontro ci sono stati anche altri due feriti, uno dei quali in maniera grave. Otto gli arresti: sono tutti cittadini spagnoli e con precedenti per traffico di droga. In particolare, tre degli arrestati, di 21, 23 e 28 anni, con precedenti anche attentato all’autorità di polizia, reati contro il patrimonio e riciclaggio di capitali, sono accusati di due omicidi e lesioni gravi degli agenti. Altri due arrestati, di 34 e 54 anni, sono stati fermati nella piana di Sotogrande (Cadice), a bordo di un’auto sulla quale erano in attesa dei complici.

Le reazioni – Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha espresso “profondo” rammarico per la morte di due agenti in un messaggio postato oggi su X. “Deploro profondamente la morte degli agenti della Guardia Civile nell’atto di servizio sulla costa di Barbate. Voglio inviare un sentito abbraccio ai loro familiari e compagni. E i miei auspici di una rapida ripresa per gli agenti feriti”. Anche il re Felipe VI di Spagna si è detto “tremendamente addolorato per la morte di due guardie civili in atto di servizio a Barbate”. In un messaggio postato in X dalla Casa del Re, il monarca ha espresso anche a nome della regina Letizia “le nostre più sincere condoglianze e l’affetto per i loro familiari e compagni in questi momenti così difficili, e il nostro auspicio di una rapida ripresa per i feriti”. “La vostra vita di servizio esemplare in Spagna sempre onorerà la vostra memoria”.

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