Il progetto musicale del collettivo è nato in un bunker che è diventato, col tempo, una sala di registrazione. L'atipico studio dove ora vengono prodotte le canzoni, è stato fin da sempre concepito come un luogo di ritrovo ed aggregazione giovanile
La storia dei Bnkr44 è tutta da raccontare. Partiti da Villanova, un paesino in provincia di Firenze, e arrivati fino a Sanremo. Un “treno dei desideri”, come diceva Celentano, che difficilmente si sarebbe immaginato di intraprende il collettivo. Il percorso è nato dove tutto sta proseguendo, in Toscana. Una cittadina che, anche a detta dei ragazzi locali, offrirebbe sempre meno alternative di svago. L’appiattimento si è scontrato con l’energia dei sei artisti (Fares, Erin, Caph, Jxn, Faster, Piccolo) ed il loro manager, Ghera. Ma come si fa a mettere d’accordo più persone che condividono lo stesso progetto? La ricetta pare essere la “spontaneità”. Un’unione di “Energia, movimento, colori” che verrà trasmessa direttamente sul palco dell’Ariston, con il brano “Governo Punk“. I Bnkr44 porteranno la periferia al Festival. Loro, “tutti ragazzi della stessa età, più o meno, che provengono da quel mondo“, come dichiarato in un’intervista a Billboard, saranno lo specchio che rifletterà le speranze di tanti ragazzi che, un giorno, sognano di diventare come loro.