Più che una canzone, dunque, un chiaro manifesto politico. “Uno spot pro ius soli”, lo hanno subito attaccato alcuni giornali di destra
L’esibizione più politica, quella con messaggio più potente. Ci ha pensato Ghali a strattonare i sovranisti portando in gara nella serata delle cover a Sanremo 2024 il medley Italiano vero e mantenendo la promessa che aveva fatto nel 2020 quando, ospite del Festival, aveva annunciato di voler tornare all’Ariston e di cantare in arabo. Più che la provocazione, ha scelto la strada dell’impegno (che fa storcere il naso alla destra). A cominciare da quello pro-migranti. Prima di cantare Cara Italia – forse la più celebre delle sue hit– e di omaggiare Toto Cutugno, Ghali ha infatti salutato il pubblico sia in italiano che in arabo (“Ciao. Salam-Aleikum”) e poi ha intonato alcuni versi, sempre in arabo, di Bayna, il brano proposto ieri sera con il produttore Ratchopper. Bayna significa vederci chiaro ed è il brano di apertura dell’album del rapper italo-tunisino, Sensazione Ultra, pezzo che ha ispirato il nome della rescue boat donata dall’artista a Mediterranea Saving Humans: l’imbarcazione è operativa dal marzo del 2023 ha già ha contribuito a mettere in salvo 227 persone nel Mediterraneo, tra cui un bimbo di due mesi, il più piccolo mai salvato.
Più che una canzone, dunque, un chiaro manifesto politico. “Uno spot pro ius soli”, lo hanno subito attaccato alcuni giornali di destra. Lui però tira dritto e porta in scena Baynà, che recita: “La tristezza potrebbe aver preso il sopravvento su di me, il tempo è passato/Pensavi che la tua freddezza sarebbe stata eterna/Hai iniziato a incolparmi/Con l’anima della mia ombra ho volato alto/Anche se le nuvole erano cupe/Anche se sono stato sfortunato/Guardando negli occhi le persone che hanno tradito, non lo dimenticherò/Ma le mie intenzioni erano sempre buone/Dimmi solo che non lo sapevo/E i miei occhi non vedevano un percorso chiaro/Ma è chiaro ed evidente/Niente è impossibile/Ma è chiaro ed evidente/Questo non durerà per sempre”. Poi ha intonato L’Italiano di Toto Cutugno, omaggio all’artista scomparso pochi mesi fa, e anche questa scelta ha un doppio significato: “È l’unica canzone italiana che mia madre cantava quando ero bambino ed è l’ultimo ricordo che ho dei miei genitori insieme”, ha scritto su Instagram subito la performance sul palco dell’Ariston, grazie alla quale ha conquistato il quarto posto. “Bayna mi ha permesso di mantenere la promessa di cantare in arabo sul palco di Sanremo. Grazie a Bayna e a Mediterranea abbiamo salvato delle vite nel nostro mare”, ha concluso l’artista che, costruendo il suo medley, ha fatto una scelta precisa: raccontare gli italiani di ieri ma soprattutto quelli di oggi.