Capitoli

  1. Sanremo 2024, Tedua: “Vorrei non sentire più la mia voce che gratta perché ho fumato tre canne prima di registrare”: il racconto del rapper
  2. "Ho fumato tre canne prima di registrare"
  3. A Sanremo sulla barca
Speciale Festival di Sanremo 2024

Sanremo 2024, Tedua: “Vorrei non sentire più la mia voce che gratta perché ho fumato tre canne prima di registrare”: il racconto del rapper

E’ stato un 2023 da sogno per il rapper che ha totalizzato ben “4 dischi di platino con il nuovo album ed oltre 110mila biglietti venduti”, e che ora si esibirà a Sanremo

L’autocritica pretende consapevolezza” e Tedua l’ha trasformata in arte. Nato a Cogoleto, in provincia di Genova, Mario Molinari, in arte Tedua, è riuscito a costruire il proprio successo grazie alla genuinità dei ragazzi di provincia, mischiata alla curiosità di chi la vita, e la musica, ha l’ambizione di viverla appieno. Una storia, quella del rapper, iniziata col sottofondo del mar ligure e proseguita con i frenetici ritmi milanesi. Partito con la mentalità del ‘ragazzo di strada’ (dove per ‘strada’ s’intende un contesto culturale vissuto tra l’immersione di beat, gare di freestyle e tanta voglia di riscatto sociale), Tedua si è fin da subito inserito nel contesto rap/hip hop.

Il centro nevralgico di Mario e moltissimi altri colleghi – molti dei quali genovesi – è stata Milano. Città che ha spalancato le porte artistiche del cantante che ‘non guardava mai in faccia nessuno’ quando rappava. Dolori, sofferenze e tanta voglia di rivincita. Ecco la ricetta che ha permesso a Tedua di esprimere al meglio le proprie potenzialità musicali. Un rapporto ‘faccia a faccia’ con i beat, idee, sospiri e tanta energia nelle barre. Un ‘tu per tu’ che ha affascinato gli addetti ai lavori. Non sono mancate le critiche però. L’accusa? Di andare spesso “fuori tempo”.