Tonino Lamborghini, papà di Elettra, contesta il test del Dna che attesterebbe il legame di sorellanza unilaterale tra Flavia Borzone e la cantante, perché “fondato su campione carpito subdolamente a mia figlia legittima, ma anche eseguito illecitamente tantoché il giudice penale non ne ha acquisito il deposito”. Lo fa sapere in una nota diffusa dal Corriere, rompendo così il silenzio dopo il colpo di scena di una decina di giorni fa nel processo che vede imputate per diffamazione Borzone e la madre Rosalba Colosimo. Le due donne, infatti, hanno sostenuto in alcune interviste che Tonino sarebbe il padre di Flavia.
Pur ammettendo una relazione con Rosalba Colosimo, l’imprenditore respinge l’ipotesi che possa esserne nata una figlia, e aggiunge: “Inutile dire come questa situazione stia causando a me, alla mia famiglia ed ai miei interessi pubblici e privati notevoli disagi. Decaduti i termini per disconoscere la paternità di chi per trent’anni l’ha allevata e mantenuta, a seguito dell’entrata in vigore di una nuova legge che modificava la precedente, la signora Borzone improvvisamente agiva in giudizio per il disconoscimento della paternità. Oltre all’azione legale, la signora Borzone si è resa protagonista in più occasioni di comunicazioni pubbliche (media) e private diffamatorie tanto da costringermi a difendermi in sede giudiziaria”. Lamborghini le ha infatti trascinate in tribunale per diffamazione e in merito al test del Dna conclude: “Ne contestiamo interamente la portata“.