Amadeus legge la classifica provvisoria e cerca di domare una platea che, almeno nelle prime file, luccica di gioielli ma non tollera Geolier. Chissà perché. Giacca nera ma brillante, anche Ama luccica. D’altronde è riuscito a far splendere il Festival per cinque anni. Se questo è l’ultimo…
(L’assonanza non ha nulla a che vedere con il significato di “Geolier” che è, via di google)
Big Mama – La rabbia non ti basta. Il messaggio alla fine dell’esibizione arriva più forte del pezzo. E va bene: “A chi si vergogna, a chi è insicuro, credete nei vostri sogni e ballate“. Semplice, giusto, mai ripetuto abbastanza. Voto 6
Dargen D’Amico – Onda Alta. Va su un tema che andrebbe toccato con le pinze di un chirurgo della sensibilità. Ci mette la cassa dance, che sembra una festa ma non è. Voto 7