“Una follia avere un Sanremo in cui nessuno dice niente. Ho apprezzato molto il messaggio di Dargen, mi sono sentito libero di appoggiarlo”. Così Diodato ha commentato in conferenza stampa la scelta di Dargen d’Amico e Ghali di portare sul palco di Sanremo un messaggio per la pace in Palestina. “Quando si parla di umanità e di desiderio di una maggiore umanità non ci sono partiti o confini che possano entrare in ballo. È importante per gli artisti mostrare la propria umanità. viviamo in un mondo che ci sta abituando a qualsiasi cosa. È necessario ritrovare un equilibrio e dire le cose quando vanno dette. Il silenzio è colpevole”.
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Bindi a La7: “È stato l’ad Sergio a causare in qualche modo la sua insicurezza”. E su Ghali: “Chi si può dissociare dal no al genocidio?”
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Di Battista a La7: “Stop al genocidio? Ghali ha ragione. Qui il problema è che il governo è schiavo di Israele”. Scontro con Storace
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Travaglio a La7: “Se Ghali dice ‘Stop al genocidio’ e Israele si incazza, vuol dire che hanno la coda di paglia”. Botta e risposta con Sechi
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Gruber difende Mara Venier: “L’hanno lasciata sola con una patata bollentissima da gestire”. Scontro tra Giannini e Bocchino
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