Circa dieci giorni fa si è diffusa la notizia secondo la quale lo Studio Avv. Costa e Associati curante gli interessi di Vasco Rossi ha intentato diverse azioni legali contro le tribute band che, per promuovere le serate, farebbero un utilizzo abusivo della sua immagine. Ma andrò con ordine nei consueti nove punti di questo Blog nato nel 2011 proprio sulle pagine de Il Fatto Quotidiano.it. Provo a sbrogliare la matassa, cominciamo!
1. Il testo pubblicato
Sulla pagina Facebook dello Studio Legale si legge: “Sempre più spesso accade che le tribute band, che eseguono il repertorio di Vasco, utilizzino, su Instagram o su Facebook, la sua immagine per promuovere le loro esibizioni. Ovviamente è un piacere che le canzoni siano eseguite, diventando fonte di divertimento e aggregazione, ma occorre chiarire anche quanto segue. L’utilizzo dell’immagine di Vasco nei post pubblicati sulle pagine delle band, o dei locali in cui queste si esibiscono, è totalmente abusivo, perché effettuato per fini pubblicitari e senza il consenso dell’Artista.
Oltre a questo in alcuni casi il contenuto dei post promozionali è addirittura ingannevole, poiché si lascia intendere che Vasco potrebbe partecipare o essere coinvolto negli eventi delle band. Ultimamente il fenomeno ha raggiunto impressionanti livelli di diffusione, ragione per cui abbiamo deciso di inviare diffide chiedendo la rimozione dei post e, in generale, della falsa pubblicità in argomento.
Purtroppo vari soggetti non collaborano, costringendoci ad attivare l’Antipirateria, ma il problema, forse anche per il periodo attuale, non tende a scomparire. Il rispetto per il pubblico e gli utenti dell’Artista ci impone di avviare azioni giudiziali, con conseguente notevole costo a carico di chi si comporta abusivamente. Annuncio quindi che provvederò ad agire avanti l’Autorità giudiziaria per ottenere la condanna di chi commetterà atti in violazione del rispetto dell’immagine dell’Artista e del suo pubblico.
Non avendo alcuna intenzione di lucrare su tali iniziative, Vasco ha già deciso che devolverà ad enti benefici le somme che saranno liquidate quale risarcimento dei danni morali e materiali all’esito dei contenziosi”.
2. (in)sana passione
Caro Vasco, anziché focalizzarti su diffide e azioni legali, non dovresti piuttosto cogliere le opportunità che ti offrono queste tribute band? Immagina di immergerti nelle atmosfere autentiche di una Festa della Birra di paese, dove una qualsiasi “Oggi voglio stare spento band” suona al meglio il miglior Vasco. Ammirando l'(in)sana passione dei tuoi epigoni, non potresti forse ritrovare l’antico spirito ormai perduto?
Travolto da una mascherina ostentata (che poco ricorda la meglio “Vita spericolata”) e una produzione discografica da tempo discutibile, sarebbe probabilmente l’occasione ideale per recuperare l’essenza di quel che era la tua musica.
3. Iconica figura
Le tribute e le cover band dedicate all’artista esistono da sempre. Perché fare una puntualizzazione del genere solo ora? È ovvio che nel promuovere una serata in suo onore, ne si utilizzi graficamente l’iconica figura. Sorge la solita domanda: i fan potrebbero mai essere tratti in inganno da una pubblicità ingannevole, pensando ad una sua scintillante comparsata sul palco della Festa della Birra a Prunetta? Secondo me no.
4. Non c’è trippa per gatti
Cover e Tribute band compilano regolarmente il borderò Siae per eseguire le canzoni altrui, quindi non stanno rubando nulla. Anzi, contribuiscono ad arricchire il portafoglio degli artisti originali, a discapito del proprio. Come è risaputo in certi ambiti, “non c’è trippa per gatti”, ma poco importa. Spesso, pur di suonare e mostrare la passione con cui preparano nei dettagli una esibizione credibile, sono disposti a qualunque sacrificio. Alla luce della pugnalata inferta, se fossi in loro, attiverei uno sciopero generale…
5. Il freddo per il letto
Forse, offrendo il proprio punto di vista su Vasco Rossi, il sottoscritto sta cercandosi “il freddo per il letto”? Toccare il Blasco nazionale può causare problemi, specialmente con i fans; guidati da un amore cieco e sospinti da fede incrollabile, potrebbero essere capaci di tutto!
6. Le stimmate
Si dovrebbe considerare la possibilità che non tutti sono cresciuti sostenendo che “La vita è tutto un equilibrio sopra la follia”. All’ombra dell’amore incondizionato delle generazioni cresciute sotto l’egida del cantante di Zocca, esiste un corposo esercito di persone che hanno rigettato categoricamente le sue stimmate. Persone che al solo sentire frasi come “Voglio trovare un senso a questa sera anche se questa sera un senso non ce l’ha” cominciano a rantolare.
7. Oggi voglio stare spento
Gli epiteti quali “spocchiosi”, “snob” e “radical chic” sono solo alcuni dei tanti utilizzati dai suoi sostenitori per descrivere chi lo snobba. Questi ultimi, a loro volta, si difendono sostenendo che certi testi sono intrisi di luoghi comuni insopportabili e banalità raccapriccianti! E in effetti… frasi come “Oggi voglio stare spento” alimentano la percezione che alle sue liriche manchi profondità e originalità. Più che altro rinforzano le suggestioni secondo le quali ad essere esplorati siano sempre e soltanto i peggiori cliché.
8. Le corde dell’anima
Ma davvero le liriche di Vasco sono così banali come molti sostengono? O forse c’è qualcosa di più profondo dietro le parole? E se sì, perché continuano a suscitare così tante emozioni, sia positive che negative, in così tante persone? Forse c’è qualcosa nell’essere così universalmente compresi che ne giustifica il successo. O magari, alla fine, la vera bellezza della musica – giusto per banalizzarne il concetto – sta nella capacità di toccare le corde dell’anima, indipendentemente dalla complessità delle parole.
9. No Vasco No
Il solito Dj qualunque – in estate, quando si presenta l’occasione, prova nel suo piccolo a ritrovare l’antico spirito, proprio alle feste della birra; tra le bancarelle colorate e le risate della folla, riscopre la passione e l’energia con djset apocalittici (senza mettere Vasco).
9 canzoni 9 … per ritrovare l’antico spirito: