Il 24enne primatista mondiale della maratona Kelvin Kiptum è morto domenica sera in un incidente stradale in Kenya. Nell’impatto ha perso la vita anche il suo allenatore Gervais Hakizimana, e una terza persona è stata trasportata d’urgenza in ospedale. L’incidente è avvenuto lungo la strada tra le città di Eldoret e Kaptagat, nell’occidente del Kenya, zona nota come base per l’allenamento dei fondisti. Secondo quanto è stato riferito dai media locali, Kiptum era al volante quando l’auto è uscita fuori strada intorno alle 23 di domenica, lui avrebbe perso il controllo scontrandosi contro un albero.
La connazionale del ragazzo, la siepista Milcah Chemos, ha raccontato che una volta saputo l’accaduto si è precipitata in ospedale insieme a un gruppo di atleti una volta appresa la notizia dell’incidente. Con loro anche i familiari di Kiptum per l’identificazione del corpo. Kiptum è stato il primo uomo a correre la maratona in meno di 2 ore e 1 minuto in una gara ufficiale quando ha stabilito il record del mondo di 2:00.35 a Chicago in ottobre, battendo di 34 secondi il record del maratoneta keniano Eliud Kipchoge. Avrebbe anche dovuto gareggiare alla Maratona di Rotterdam ad aprile, che sarebbe stato il suo primo evento dopo aver battuto il record del mondo.
Il presidente della World Athletics Sebastian Coe è stato uno dei primi a esprimere le sue condoglianze in una dichiarazione su X: “Siamo scioccati e profondamente addolorati nell’apprendere della devastante perdita di Kelvin Kiptum e del suo allenatore, Gervais Hakizimana – poi continua – A nome di World Atletics faccio le condoglianze alla famiglia, agli amici, ai compagni di team e al Kenya. Solo una settimana fa ero a Chicago, dove Kelvin aveva stabilito il suo sensazionale record nella maratona, per ratificare quello storico primato. Un atleta incredibile che lascia un’eredità altrettanto incredibile, ci mancherà”.
Anche il presidente del Kenya, William Samoel Ruto, commenta il fatto: “Kelvin Kiptum era una stella. Probabilmente uno dei migliori sportivi del mondo che ha infranto le barriere per assicurarsi un record nella maratona. Aveva solo 24 anni eppure, da eroe, trionfò a Valencia, Chicago, Londra e in altre massime competizioni”. Poi aggiunge che “Kiptum era il nostro futuro. La sua forza mentale e la sua disciplina non avevano eguali. Uno sportivo straordinario che ha lasciato un segno straordinario nel mondo. I nostri pensieri vanno alla famiglia e alla comunità sportiva”.