Portato al pronto soccorso dal 118 e dagli agenti della polizia ha aggredito una psichiatra. È quanto è accaduto nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila: il 35enne era stato segnalato dai familiari per il suo comportamento aggressivo. La donna, medico presso il reparto di Psichiatria del San Salvatore ed anche Docente Universitaria presso il Dipartimento Discab dell’Università dell’Aquila, ha riportato una grave frattura al femore per cui sarà operata presso il reparto di Ortopedia con una prognosi di 90 giorni. L’uomo, dopo aver alcuni accertamenti, è risultato intossicato da sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina e cannabis.
“Noi medici, e operatori sanitari in generale, siamo sempre più esposti a gravi rischi di incolumità fisica durante i turni di lavoro. Chi si assume la responsabilità della tutela degli operatori di Psichiatria?” chiede in una nota il dirigente medico psichiatra dell’ospedale aquilano, Maurizio Malavolta. “Auspichiamo tutti con urgenza che possa essere avviato un protocollo d’intesa tra i vari servizi: sanitari, forze dell’ordine e magistratura” conclude.
“Ormai siamo al Far west” commenta il segretario provinciale Confsal L’Aquila, Marcello Vivarelli. Poi commenta la condizione del medico che “ha subito traumi e lesioni ed è stata ricoverata in codice rosso, anche se, non in pericolo di morte, ma ciò non alleggerisce quanto accaduto. Ad aggravare la situazione il fatto che l’aggressore sia stato trasferito nel reparto di Psichiatria dell’ospedale, che gestisce le situazioni ‘ordinarie’, e non nella Rems di Barete. Quest’ultimo è il luogo destinato a casi come quello in questione”. Il segretario conclude: “Esprimo massima solidarietà al personale medico, sanitario e della sicurezza e chiedo l’immediato intervento del Prefetto dell’Aquila. È una questione di sicurezza di tutti, utenti e malati compresi”. Poco meno di un anno fa, nell’aprile del 2023, una psichiatra fu aggredita all’uscita dall’ospedale a Pisa. Morì dopo due giorni di coma.
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