Sanremo, la politica, le cadute e le rinascite. Parla di tutto questo Marco Castoldi in arte Morgan, ospite insieme a Nicola Gratteri della prima puntata de La Confessione in onda su Rai 3 stasera 13 febbraio alle 23. Dopo una prima riflessione sull’inizio della passione per la musica, l’artista esordisce con la solita modestia: “Non mi sento un genio, lo dicono gli altri. Sanremo? Quest’anno non l’ho visto, mi sono protetto. I giornali, però, li leggo”. E qui Morgan interviene a sostegno di Ghali e della libera espressione anche dal palco di una kermesse musicale: “Se il pensiero è contro la guerra è giusto farlo, lo dice la Costituzione italiana. È un nostro dovere quello di ripudiare la guerra, Ghali ha fatto una cosa molto corretta”. Gomez lo stuzzica chiedendogli se gli piacerebbe fare il Direttore artistico di Sanremo: “Non è che io vorrei, l’Italia dovrebbe volerlo. A me piacerebbe come esperienza, sicuramente come regola potrei mettere quella che un autore può portare solo una canzone. Io così faccio il bene dei cantanti, che invece condividono uno stile. Sembra tutta una grande canzone con un grande testo. Non è sano per il pluralismo”.
Le droghe e Bugo – “Nel 2010 da Sanremo la esclusero a causa di una sua dichiarazione in cui ammise di fare uso di droga – afferma il conduttore Gomez -. Ma la storia del rock, da quello che so io, è formata da diverse persone che facevano uso di droga. Allora ce l’hanno con lei?”. “Perché è facile avercela con me – replica Morgan -. Io sono uno che fa da bersaglio, si tratta di cavalcare questa onda di diffamare, diciamo così. Di mettere in cattiva luce, ecco”. “La squadra narcotici la contattò dopo l’intervista?”, domanda Gomez. “Venne un politico, dovetti leggere un messaggio di pentimento“, risponde. “Ci dica chi era”, chiede ancora il presentatore. “No dai… uno di destra. Cioè, un ex democristiano. Sai quelli che stanno un po’ in mezzo?”, afferma Morgan ridendo. Si passa poi all’episodio con Bugo a Sanremo 2020. Morgan spiega tutto nei dettagli: “Io ho cambiato il testo perché volevo mandare un messaggio direttamente a Bugo, ma nessuno ha parlato del contenuto di quel testo. Lui aveva boicottato l’esibizione nella serata delle cover. Ha trucidato una bella canzone, quella di Endrigo, che io conosco perfettamente. Se lo rifarei? È venuto fuori un momento di grande spettacolo perché siamo persone di spettacolo, senza usare violenza né volgarità. Bugo? Ne ha beneficiato, certo“.
“Fedez? Un ignorante” – Anche se recentemente ha mostrato solidarietà ai Ferragnez dopo la bufera del pandoro Balocco, Morgan non riesce a trattenersi su Fedez, giudice insieme a lui nell’ultima edizione di X-Factor da cui però, a sole tre puntate dalla fine l’artista monzese è stato escluso per “comportamenti inappropriati” e un codazzo di polemiche che hanno visto protagonisti proprio Morgan e il rapper milanese. “Non ho litigato con nessuno. Sky usa una dicitura’ che andrebbe discussa nelle sedi opportune, ma non lo farò perché io sono anarchico. Io non chiamo la polizia, io uso le parole. Io credo nel dialogo e nella verità”. Poi la stoccata a Fedez: “Lui non conosce quello che io ho fatto. C’è una cosa certa: l’ignoranza. E Fedez è molto ignorante. Perché essere informati ed essere colti sono due cose molto diverse. Il caso di Chiara Ferragni? Forse loro hanno mostrato troppo la loro ricchezza, questo è vero”.
“Una carezza mediatica a Giorgia Meloni” – L’artista parla anche di politica e potere. Riguardo a Giorgia Meloni, che già in passato l’artista aveva elogiato, Morgan afferma: “ho voluto dare una carezza a questa persona sotto forma di consenso mediatico – dice Morgan in merito ad alcune dichiarazioni parlava positivamente della premier -. Con lei parlo spesso, anche ultimamente riguardo a Ilaria Salis, le ho detto che non stavano rispettando i diritti civili. E lei non mi ha risposto, ma il giorno dopo ha agito e ha chiamato Orbán”. quanto all’amico Vittorio Sgarbi, Morgan critica l’inchiesta giornalistica che ha svelato i conflitti d’interesse e i guai giudiziari del sottosegretario e poi dice: “Io lo stimo molto, perché è un uomo libero. Poi, lui è una persona che si è fatta un po’ di nemici. Il suo modo autonomo, che non rende conto a nessuno, lo rende criticabile e un bersaglio facile”.
Il suicidio del padre e la depressione – C’è spazio anche per il racconto dell’adolescenza e del trauma subito con la morte del padre. “Torniamo a lei quando aveva 16 anni: suo padre si tolse la vita. Cosa ricorda?”, chiede Peter Gomez. “Ho avuto un’infanzia che mi ha formato molto. Mia mamma è ancora viva, è una donna estremamente umana e intelligente. Ha molta energia e luce, è un’artista. Mio padre era un gentiluomo che aveva il problema di tenersi dentro le cose, non riusciva a dire quello che provava. Poi ha avuto un problema che non è riuscito a confessare, un problema economico, oggi varrebbe 8.000 euro, quindi una cosa più psicologica che altro. Era il 1988. Credo che oggi la psicologia sia avanzata. Oggi si chiama depressione e quindi la curi. Negli ultimi tempi aveva degli attacchi di ira, era nervoso. Una volta sì, mi spaccò una chitarra in testa, ma poi si presentò dopo qualche ora con una nuova chitarra che ho ancora adesso”. Morgan infine parla anche della sua depressione: “In noi artisti è latente. La musica si origina da un tormento, una base su cui costruire qualcosa di edificante che non tende alla morte”.