Re Carlo III è uscito dalla scena pubblica rifugiandosi nel suo buen retiro di Sandringham, nella campagne del Norfolk, al riparo da tutto e tutti in cerca di una via di guarigione per il suo cancro diagnosticato neanche una settimana fa. William, spinto da questa drammatica notizia ha ripreso l’attività pubblica e ha lasciato il suo rifugio all’Adelaide Cottage, dove si era rinchiuso insieme ai tre figli per “accudire” la moglie Kate, operata all’addome il 16 gennaio e costretta ad un assoluto riposo fino a dopo pasqua.
Harry ha preso due voli da 11 ore per starne a Londra solo 24 e vedere il re 45 minuti in tutto, mentre la moglie si è presa il suo momento di ribalta mostrandosi sorridente alla guida della sua automobile, sulle strade della California, mentre il marito faceva ritorno a casa con un pungo di mosche in mano. I giornali oggi non nascondono la delusione per il nulla di fatto a casa Windsor dove la tanto attesa riconciliazione tra i fratelli coltelli William e Harry non è arrivata.
Di più, un informatore del Daily Mail avrebbe riferito che re Carlo, in attesa dell’improvviso arrivo del figliol prodigo da Los Angeles, proprio all’indomani dalla prima sessione di terapie per curare il suo cancro (non è dato sapere quali nel dettaglio), avrebbe passato il tempo a “battere i tacchi”, mostrando quindi nervosismo ed inquietudine per la prolungata attesa a fronte della impellente necessità di scappare a Sandringham per riposarsi.
Non sono stati giorni facili per il monarca 75enne che, dopo aver aspettato una vita di poter indossare la corona, si è ritrovato prima a fare i conti con le faide familiari che hanno servito la vendetta di Harry con un fuoco di fila di rivelazioni da ogni dove, poi la notizia dell’intervento alla nuora, Kate Middleton, molto cara al re e fuori gioco per almeno tre mesi; quindi il suo intervento di adeguamento alla prostata ingrossata che ha rivelato un male peggiore con cui fare i conti da adesso in poi. Neanche un attimo per godersela, quella corona, oggi più pesante che mai.
Ma chi sperava che bastasse una corsa a Londra per mettere tutto a posto e regalare un pò di serenità al re malato, non ha valutato la rigidità della casa reale e delle sue regole e ha sottovalutato la violenza con cui la corona inglese, fatta di discrezione e britishness, ha incassato la pubblicazione di tutti i suoi panni sporchi come se fosse una famiglia “Cupiello” qualunque. Se Carlo batteva i tacchi aspettando Harry, sicuramente Camilla avrà guardato continuamente l’orologio durante quei 45 minuti di incontro. Lei è stata la vittima principale della furia del duca del Sussex e difficilmente lo perdonerò come pare abbia fatto Carlo che ha sempre chiesto ai figli di “non fargli vivere gli ultimi anni con amarezza”.
Ma è dal futuro re William che è arrivato il muro più alto. Nella giornata della veloce presenza del fratello a Londra, costretto a dormire in hotel (con tutti i castelli che hanno) non si è fatto fare ombra, ha portato a termine i suoi impegni istituzionali, si è lasciato fotografare con la campionessa del calcio femminile Ellen White insignita dell’onorificenza reale (Mbe) e la sera con Tom Cruise durante la serata di gala della London’s Air Ambulance Charity. Qui, per la prima volta, ha preso la parola per ringraziare tutti per l’affetto e la vicinanza mostrati verso il padre e la moglie e ha continuato le prove generali per il ruolo che l’aspetta, che non include la presenza del fratello nella sua vita. Il suo primo problema, oggi non è quello di rimettersi in casa un rivale, ma di dimostrare di essere all’altezza del compito, cosa di cui molti ancora dubitano. In primis il padre che tiene per sé gli impegni più delicati come la lettura dei contenuti della Red Box e gli incontri con il primo Ministro che ripartiranno il 21 febbraio prossimo.