Undici mesi. Tanto è durata l’esperienza di Matteo Renzi come direttore editoriale del quotidiano Il Riformista edito dall’imprenditore Alfredo Romeo. Va bene, il giornale a tutti gli effetti era fatto dal direttore ‘vero’, cioè da Andrea Ruggieri, ma il nome dell’ex Rottamatore come ‘guida politica’ del giornale era servito a far ritornare un minimo in auge l’organo di stampa. Ora non sarà più così. A rivelarlo è stato direttamente l’ufficio stampa di Italia Viva (giusto per far capire che politica ed editoria in questi mesi sono stati ben separati nella carriera dell’ex segretario del Pd): “Dal 1 marzo Matteo Renzi lascerà la direzione de Il Riformista per dedicarsi a tempo pieno alla campagna elettorale – si legge nella nota – La decisione era stata comunicata all’editore, al fine di potersi dedicare alla campagna per le elezioni europee che lo vedranno candidato in tutte le circoscrizioni”. Niente, Renzi se ne va per spendere il suo nome e la sua presenza in vista del voto dell’8 e 9 giugno prossimi.

Al momento non è ancora ufficiale il nome di chi prenderà il posto dell’ex sindaco di Firenze. Secondo Il Giornale d’Italia – il primo a dare la notizia del saluto anticipato di Renzi – il nuovo direttore de Il Riformista sarà Alessandro Barbano, attuale condirettore del Corriere dello Sport (al suo posto sempre secondo il quotidiano arriverebbe Andrea Di Caro, attuale vice direttore della Gazzetta dello Sport), ex direttore de Il Mattino di Napoli ed ex vicedirettore de Il Messaggero. Se questa notizia fosse confermata, resterebbe da definire il nuovo ruolo dell’attuale direttore Andrea Ruggieri.

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