Sono 46 le persone indagate dalla Guardia di Finanza di Lecce, coinvolte in un presunto giro di corruzione nel settore della polizia locale. Secondo le indagini sarebbero 500 i casi di multe per violazione del Codice della Strada che sono state annullate in cambio di regali. L’indagine è partita nel 2019 – poi rallentata dalla pandemia – e ha coinvolto tre dipendenti della polizia locale di Lecce, un dipendente di una società municipalizzata di Lecce e uno della polizia provinciale. Tra gli indagati anche un consigliere comunale della minoranza in carica e un ex assessore.

Nella mattina di mercoledì 14 febbraio sono stati notificati dei provvedimenti di interdizione ai due dipendenti dell’ufficio verbali della polizia locale di Lecce. Sono accusati di associazione per delinquere, corruzione, accesso abusivo alle banche dati, falso e soppressione di atti pubblici.

Secondo le indagini avrebbero annullato e/o archiviato verbali per violazioni al codice della Strada a molte persone legate da rapporti di amicizia o interesse. In cambio c’erano biglietti per spettacoli pubblici, per le giostre, addobbi per matrimoni e servizi di trasloco. Questo comportamento poi si è esteso anche al personale di altre pubbliche amministrazioni “consentendo agli indagati di ampliare lo spettro di conoscenze e di relazioni in maniera trasversale, garantendo in un meccanismo di reciproca disponibilità allo scambio di favori, l’annullamento di atti amministrativi”.

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