Al The tonigh show di Jimmy Fallon Stallone – cinque volte su grande schermo nei panni Rambo e con un ultimo guizzo recente non da buttare - ha come concesso la benedizione imperiale al giovane attore
“Se mai dovrò passare il testimone di Rambo, lo passerò a Ryan Gosling”. Sylvester Stallone si è espresso. E guai a metterlo in discussione. Se c’è un franchise, infatti, che non ha ancora subito un distruttivo reboot era proprio il grande film diretto nel 1982 da Ted Kotcheff. Non vogliamo immaginare cosa potrebbero mai inventarsi ad Hollywood anche solo per sostituire, nello script di un nuovo Rambo, la guerra in Vietnam: trauma scatenante sia per l’emarginazione sociale di Rambo/Stallone sia per la sua inusitata e celebre vendetta. Al The tonigh show di Jimmy Fallon Stallone – cinque volte su grande schermo nei panni Rambo e con un ultimo guizzo recente non da buttare – ha come concesso la benedizione imperiale al giovane attore.
“Ho incontrato Gosling a una cena e ovviamente siamo l’esatto opposto. Lui è di bell’aspetto, io no. Dico sul serio. Immaginate me nei panni di Ken come il biondo Ryan? Non funzionerebbe”, ha ricordato tra le risate Stallone. “Ryan mi ha detto di essere stato sempre affascinato da Rambo, quando era piccolo mi ha raccontato che andava a scuola vestito da Rambo anche se le altre persone lo deridevano e così ho pensato: ‘Beh, è interessante, se mai dovrò passare il testimone, ho deciso che lo passerò a lui, dato che ama così tanto il personaggio’. Per me è un sì, ma forse qualcuno potrebbe dire che è troppo bello per essere Rambo”.
Durante lo spassoso talk con Fallon, il 77enne Stallone è stato al gioco e ha ricordato altri legami con il film Barbie. È stato proprio Fallon a mostrare con delle foto come nelle sequenze in palestra, il Ken interpretato da Gosling abbia i poster di Rocky e Rambo alla parete e soprattutto che Gosling/Ken indossi una terrificante pellicciona bianca che Stallone indossava spesso sul finire dei settanta in pubblico, all’apice del suo successo, risultando parecchio kitsch.