Vorrei che tutti i sindaci del Pd affermassero sul loro onore che non sono venuti in processione da me per chiedere l’abolizione dell’abuso d’ufficio. Mi basterebbe questo, ma non lo faranno mai, perché in realtà lo hanno fatto tutti. Sono venuti in processione per implorarmi di togliere l’abuso d’ufficio”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di 24 Mattino, su Radio24, dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, che conferma le sue note accuse ai dem: “Naturalmente non posso e non voglio fare i nomi ma lo dico sul mio onore. Ci sono però altri sindaci del Pd che hanno avuto il coraggio di dire che erano a favore della cancellazione dell’abuso d’ufficio. E hanno spaccato il partito”.

Il Guardiasigilli poi ribadisce la sua posizione sul reato cancellato nel ddl che porta il suo nome: “Dal un punto di vista tecnico-giuridico, il concetto di ‘reato spia’ non dovrebbe nemmeno esistere. Un reato c’è o non c’è, si chiama principio di tassatività e di specificità della norma penale. Dire che l’abuso d’ufficio sia un sintomo di corruzione è in sé e per sé sbagliato, perché l’abuso d’ufficio – spiega – o viene fatto per avere dei vantaggi e quindi siamo nel pieno della corruzione consumata o tentata, reato punito in modo severissimo, forse il più severo d’Europa. Oppure viene fatto in modo da essere fine a sé stesso, ma allora è esattamente il contrario della corruzione”.

E fa un esempio del secondo caso: “Se un sindaco abusa per il piacere di abusare, ad esempio per danneggiare una persona ordinando la demolizione della sua casa, allora la corruzione non c’è. E non solo: l’abuso d’ufficio è esattamente il contrario, a meno che non emetta quella ordinanza perché non è stata accolta la sua richiesta di denaro. Ma allora ritorniamo all’ipotesi di corruzione, che è punita severamente”.

Nordio conclude: “Il danno o l’interesse, in quanto tale e da solo, oggi è risolvibile attraverso il ricorso al giudice amministrativo con l’annullamento dell’atto illegittimo e soprattutto col risarcimento del danno. Per la persona danneggiata è molto più utile essere risarcito con fior di centinaia di migliaia di euro piuttosto che aspettare un processo penale che non solo non finisce mai, ma si conclude nel 99,9% dei casi con un’assoluzione”.

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