“Questa settimana hai sprecato l’equivalente di 2.374 bottiglie da mezzo litro di acqua e il corrispondente di 212,5 chilometri percorsi in auto. Diagnosi: sprecone”. Risponde così a una simulazione, lo Sprecometro, l’app creata da Last Minute Market con l’università di Bologna, che permette di monitorare e misurare quanto cibo viene butato e l’impatto ambientale collegato. Un progetto lanciato all’interno del piano di “Food policy” della città, voluto dall’assessore all’Istruzione Daniele Ara, che finora ha coinvolto le famiglie ma che Camst, la società che distribuisce i pasti a scuola, annuncia che arriverà anche nella ristorazione scolastica nel 2024.
Agli istituti scolastici verrà fornita l’app con una sezione dedicata, curata dal team di progettazione di Sprecometro, in cui gli insegnanti potranno iscrivere le proprie classi e iniziare così il monitoraggio alimentare. Saranno misurati automaticamente, in grammi, gli sprechi attuati dalle singole classi, e ne verrà valutato l’impatto, in termini di impronta idrica e carbonica, sull’ambiente. In base ai risultati ottenuti, agli insegnanti saranno poi forniti materiali informativi – video, schede e quiz – che potranno utilizzare per sensibilizzare i bambini sul tema per prevenire gli sprechi e potenziare le buone pratiche di educazione alimentare.
A questo si aggiunge l’aggiornamento del database di alimenti con la stima degli impatti ambientali – CO2 e H2O – dei piatti proposti nelle mense delle scuole. “Questo – spiega Camst – servirà ad abituare anche i più piccoli a compiere scelte alimentari consapevoli e far loro comprendere la portata dell’impatto ambientale che un atto quasi inconsapevole, come quello di gettare via il cibo, può provocare”. L’app è già disponibile fin da ora ed è partita in forma sperimentale per le famiglie. Aprendola viene chiesto quanti affettati, cioccolati, patate, formaggi, bevande, carni, frutta, latte, legumi, salse, pasta, pizza e altro vengono buttati, in grammi, a casa o fuori e in mensa. L’applicazione a quel punto calcola automaticamente lo spreco settimanale dando anche un andamento delle ultime quattro settimane e la perdita economica oltre all’impronta carbonica e quella idrica.
L’obiettivo del progetto è di sensibilizzare i bambini all’uso sostenibile delle risorse naturali e, appunto, alla prevenzione dello spreco alimentare. “Abbiamo dato il via allo Sprecometro – spiega a Ilfattoquotidiano.it l’assessore all’Istruzione con delega all’agroalimentare, Daniele Ara – puntando sulle famiglie per coinvolgere i genitori in questa operazione che vuole rilanciare l’attenzione sullo spreco. Stiamo riattivando la Rete dei Comuni che aderiscono a questa campagna e avviando con Città Metropolitana il tavolo della democrazia alimentare. Con l’app riusciremo anche a raccogliere dati preziosi per la ricerca universitaria”.