Cinque madri ammazzate nei primi 45 giorni del 2024. Ogni nove giorni in Italia, un figlio ha ammazzato la propria madre. Giulia, Teresa, Silvana, Giuseppina e Santina. Solo in uno di questi casi il figlio è, tutt’oggi, “gravemente indiziato”, gli altri sono matricidi accertati. In due di queste vicende i figli si sono poi suicidati.
Età media delle vittime? 82 anni.
Età media del figlio carnefice? 57 anni.
Dove sono avvenuti? Per lo più in centro-nord Italia.
In molte di queste storie il figlio risultava senza un lavoro e convivente con la madre. Lo definisce un “indicatore di deprivazione che accompagna la nostra esistenza” il criminologo Carlo Alberto Romano al quale mi sono rivolta per una lettura più ampia e autorevole.
Nel 2023 avevo tenuto conto di 15 matricidi. Ho iniziato a farlo perché mi aveva colpito questo fenomeno, certamente antico, ma del tutto taciuto in Italia.
Romano, docente universitario anche presso l’Istituto superiore di studi penitenziari del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia dal punto di vista criminologico aggiunge che in taluni casi possono sì sussistere “connotazioni di tipo psicopatologico” ma di certo non sono la norma o la maggior ricorrenza – tiene a precisare -. “Ciò che è più frequente constatare purtroppo è il degrado di tipo relazionale che investe questi mini nuclei familiari collocati in situazioni periferiche”. Il docente non si riferisce però alle periferie geografiche bensì a quelle sociali, relazionali e comunitarie.
Per completezza di analisi numerica, restringendo lo spazio temporale: negli ultimi 10 giorni, le donne ammazzate – in famiglia – sono state 7, esclusa la donna accoltellata a Bolzano nel garage di casa e per la quale è ricercato il marito della figlia. Delle 7 donne in 10 giorni, 3 sono stati matricidi, in 2 casi (tra i 7) si è trattato di omicidio-suicidio familiare.
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