A volte i social vengono usati come strumento per ottenere, a qualsiasi costo, la visibilità. Sono molti i video estremi di gente che sarebbe disposta a tutto pur di ottenere like e visualizzazioni in più. E’ il caso di John, un ragazzo che, per motivi di privacy, ha preferito non rivelare il cognome. Il creator ha un profilo su Instagram dove conta più di 400mila follower. L’intrattenimento che l’uomo sta proponendo è quello di mostrarsi al web mentre mangia pollo (e uova) crudo. La sua è una challenge pericolosa per la salute ed assolutamente da non riprovare a casa.
L’obiettivo che si è prefissato John è quello di arrivare a 100 giorni alimentandosi con pollo non cotto: alette, cosce, bocconcini, pollo intero. L’importante che sia crudo. Neanche a dirlo sono moltissime le critiche rivolte a John che, oltre a mostrare un contenuto diseducativo, rischia di compromettere la propria salute. Nelle clip da lui quotidianamente pubblicate, dimostra ai suoi seguaci parti della folle impresa che starebbe per compiere. L’account in questione, “Raw Chicken Experiment” è sommerso da commenti di utenti che gli consigliano vivamente d’interrompere la sfida, anche se John parrebbe essere determinato a portarla a termine.
Continuerà finché non arriverà al ‘traguardo trimestrale’ “o finché non mi ricoverano“, come ha detto lui stesso. Il creator ha inoltre spiegato i motivi che l’hanno spinto ad intraprendere questa scellerata prova: “In realtà lo faccio per attirare l’attenzione su argomenti che ritengo interessanti – ha raccontato – Anche perché lo trovo molto divertente. Mangiare pollo crudo online è sicuramente divertente. Un altro beneficio è disgustare le persone e farle incazzare“, ha dichiarato John che, intanto, è arrivato al 27esimo giorno della prova.
Come spiegato dagli esperti, il consumo di pollo crudo potrebbe essere altamente pericoloso per la nostra salute. Il rischio di incontrare batteri nell’alimento non cotto è altamente probabile e le conseguenze potrebbero portare ad un ricovero in ospedale, se non peggio. Ci raccomandiamo, ulteriormente, che la challenge non venga provata a casa.