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La Sonrisa confiscata per abusivismo edilizio: ecco che fine farà il “Castello delle Cerimonie” diventato famoso con il programma tv

A stabiliro una sentenza emessa ieri dalla Corte di Cassazione, come riporta Il Mattino

di F. Q.

La Sonrisa, la struttura ricettiva divenuta nota grazie al reality di Real Time “Il Castello delle Cerimonie“, è stata confiscata dal Comune. Lo ha stabilito una sentenza emessa ieri dalla Corte di Cassazione, fa sapere Il Mattino.

L’hotel-ristorante si trova a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, e da anni è al centro di una vicenda che è bene ricostruire. Nel 2011 l’accusa aveva avanzato l’ipotesi che La Sonrisa fosse il frutto di una serie di abusi edilizi pepetrati su tutta l’area di oltre 40mila metri quadri a partire dagli anni’80.

Il tribunale di Torre Annunziata nel 2016 aveva emesso la sentenza di primo grado che prevedeva la condanna a un anno di reclusione con pena sospesa per Rita Greco, defunta consorte del “Boss delle Cerimonie” Antonio Polese, e per Agostino Polese, suo fratello e amministratore della società. Ieri gli ermellini hanno certificato l’avvenuta prescrizione dei reati, ma la parte della sentenza inerente la confisca degli immobili e dei terreni su cui sorge “La Sonrisa” sarà resa esecutiva e, per questo, sarà il Comune di Sant’Antonio Abate ad acquisirli a patrimonio.

Che ne sarà dunque del castello? Secondo Fanpage è plausibile pensare alla conservazione dell’attuale attività con i contratti in essere per garantire i livelli occupazionali. Questo garantirebbe anche al programma di Real Time di continuare ad andare in onda.

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