Il punk filosovietico e la musica melodica emiliana vivono ancora e lottano assieme a noi. I CCCP – Fedeli alla Linea, a oltre 40 anni dalla loro fondazione e dopo lo scioglimento avvenuto nel 1990, sono tornati con tanti progetti. “Altro Che Nuovo Nuovo” è il titolo dell’album live che uscirà il 23 febbraio con la registrazione ritrovata del concerto del 3 giugno 1983 a Reggio Emilia con i brani inediti “Oi Oi Oi” (“Siamo arrivati tardi o forse troppo presto, comunque il nostro tempo non assomiglia al vostro”) e “Onde” (“I sogni del mattino non hanno l’oro in bocca, i sogni del mattino sono schiuma”). Fino al 10 marzo sarà visitabile la mostra “Felicitazioni! CCCP – Fedeli alla linea. 1984 – 2024” ai Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia. Infine c’è grande attesa per i tre concerti della band a Berlino “CCCP in DDDR” il 24, 25 e 26 febbraio (già tutto esaurito) e prima del suo ritorno live in Italia questa estate.
Per il concerto nell’ex Germania Est, all’Astra Kulturhaus, come per il “Gran Gala Punkettone di parole e immagini”, con la band ci sarà il giornalista Andrea Scanzi mentre la regia ci sarà Fabio Cherstich. “I CCCP nel 1990 dopo la pubblicazione dell’ultimo disco ‘Epica Etica Etnica Pathos’ – racconta Scanzi – si sciolgono e diventano nel 1992 CSI, un’altra cosa. In quel momento termina la storia importante della band punk sovietica e comunista degli Annib 80. Una band che poteva esistere solo in quegli anni. I quattro membri storici (Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Fatur e Annarella) si ritrovano 2 anni fa perché un gruppo di registi e sceneggiatori, affascinati dalla storia dei CCCP, girano il documentario ‘Kissing Gorbaciov’, uscito anche al cinema. Il docu-film racconta la cronistoria di quel momento storico e della fine del loro percorso suonato”.
E ancora: “I 4 si ritrovano e Ferretti mi racconta che è rinata di nuovo una scintilla, come se non si fossero mai salutati anni prima. Peraltro Ferretti e Zamboni non si sono parlati per oltre vent’anni, dopo una discussione piuttosto accesa. Quindi ‘la cellula dormiente dei CCCP si risveglia’, mi dice Ferretti. In occasione del 40ennale della nascita della band viene allestita una mostra molto bella in un palazzo storico a Reggio Emilia. In esposizione c’è tutta la loro storia e i memorabilia. Dopo questa iniziativa nasce l’evento ‘Gran Gala Punkettone di parole e immagini’, che si è tenuto lo scorso ottobre al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia, con un sold out per le due date in soli 3 minuti. Le due date vanno benissimo e i quattro si dicono felici di essersi ritrovati. In quell’occasione hanno suonato 6-7 brani e non è stato un vero e proprio concerto perché c’è stato un momento di talk condotto da Daria Bignardi con una intervista sul modello de ‘Le Invasioni Barbariche‘ e poi io ho intrattenuto con un monologo ad hoc per dieci minuti circa. È stato un concerto-spettacolo pazzesco”.
Cosa succede dopo? “Zamboni, Fatur e Annarella pensano a cosa fare dopo mentre Ferretti, carismatico e complicato, saluta tutti e dice basta: vuol tornare alla sua vita. Ma dopo qualche giorno ci ripensano perché ci hanno preso gusto e pensano a dei concerti a Berlino, dove esattamente tutto è iniziato, grazie all’incontro tra Zamboni e Ferretti. Una grande occasione per suonare lì, dove sono nati oltre 40 anni fa. Tre date, tre sold out. Ma non si tratterà del Gala che si è tenuto a Reggio Emilia stavolta si suona sul serio con un vero e proprio concerto e una scaletta. Hanno richiamato solo me. Farò il monologo sul perché siamo qui ancora, e sul perché ci piacciono ancora, dopo oltre 40 anni in un mondo che è diverso e cambiato. In conclusione, sulle note di ‘Emilia Paranoica’, la band sale sul palco per suonare e cantare. Ci sarà poi un tour questa estate ma non so ancora se ci sarò e cosa accadrà. Com’è nato il nostro incontro? Mi hanno cercato loro a ottobre scorso, li conosco da 25 anni. La prima volta li ho intervistati nel 1997 quando erano CSI. Nel 2022 ho intervistato Ferretti e ci siamo piaciuti. È stata una bella intervista, lui però mi ha confessato: ‘Ti vedevo a ‘8 e mezzo’ e mi stavi sul ca**o!’. Poi ha cambiato idea (ride, ndr)”.