Un percorso in crescendo che poi è letteralmente esploso nell'ultimo Sanremo, dopo le vittorie e i riconoscimenti. Un lavoro minuzioso del team che ha seguito Mahmood passo dopo passo, mai snaturandolo. Qui elenchiamo alcuni elementi del suo successo, otre all'immancabile “fattore c”
“Cinque cellulari nella tuta gold, baby, non richiamerò”. Sono bastate poche parole del ritornello per entrare nella testa di milioni di italiani. Mahmood ha fatto centro al Festival di Sanremo 2024 con una canzone che racconta la sua storia, ma che riesce a far muovere il bacino a tempo. Forse è prematuro parlare di “vincitore morale del Festival” (si è classificato al sesto posto), ma i primi numeri suggeriscono che sia proprio così.
“Tuta Gold” è primo nella chart di Spotify e sta viaggiando con oltre due milioni di streams giornalieri, staziona nella chart Global di Spotify, è al primo posto nella classifica Fimi dei singoli. Oltre 30mila i biglietti venduti del tour con un Forum di Milano del 21 ottobre è andato sold out in 24 ore mentre la seconda data del 22 ottobre è già quasi sold out. Stanno andando benissimo le vendite dei palazzetti di Roma (27 ottobre) e Napoli (31 ottobre). Tutto pronto per il tour europeo al via il 4 aprile che si concluderà il 17 e 18 maggio con il Fabrique di Milano tutto esaurito. Poi il tour estivo nei principali Festival.
E ancora “Tuta Gold” su YouTube conta quasi nove milioni di visualizzazioni. Il brano è primo nella chart daily top video dal 13 febbraio ed è in trend in Spagna e Svizzera. In Spagna è l’unico artista di Sanremo a entrare in chart, riuscendo a salire fino alla posizione 17 in Svizzera, attualmente è alla posizione 4. Su TikTok l’hashtag #TutaGold conta quasi seimila video. Significativo l’incremento dei di follower del profilo di Mahmood su TikTok dal giorno precedente l’inizio di Sanremo fino alla domenica mattina successiva. Si registra un +12.72% con 804.200 follower il 5 febbraio per arrivare a 906.500 l’11 febbraio.
Questi sono i numeri, forse noiosi, ma fondamentali a comprendere la portata musicale di Mahmood che ha iniziato il suo percorso a 18 anni, poi tante porte chiuse in faccia e piano piano due vittorie a Sanremo con “Soldi” nel 2019, “Brividi” con Blanco nel 2022 e due partecipazioni a Eurovision Song Contest. Un percorso in crescendo che poi è letteralmente esploso nell’ultimo Sanremo. Un lavoro minuzioso del suo team e del manager Stefano Settepani che ha individuato in Mahmood un talento da coltivare e preservare, senza snaturarlo.
“Tuta Gold è un viaggio tra il presente e il passato, – ha spiegato il cantante – l’ho scritta quest’estate dopo un rave di quattro giorni vicino a Berlino. Nasce fuori da una tenda condivisa con degli amici e parla di una relazione finita con dei momenti meno felici che una volta superati mi hanno permesso di diventare più forte. C’è il mio modo di raccontare la vita e i sentimenti. È un pezzo di strada, urbano, ma io non sono un rapper. Non è un caso che ho inserito tanti elementi personali come i riferimenti ai fiori e allo zucchero”.
Al pubblico a casa è arrivato il messaggio. Ma quali sono i segreti del successo di Mahmood? Sicuramente il fatto che abbia attecchito anche all’estero dipende dal fatto che spesso nei versi e nelle strofe ci siano termini inglesi, poi il sound contemporaneo si appoggia alla melodia della voce dell’artista richiama le sonorità del sud del mediterraneo e una cura minuziosa del look, mai fuori posto e sempre cool. Poi, naturalmente, come spesso accade nella vita a questi tre elementi va anche aggiunto il “fattore C….”, ossia una buona dose di fortuna. All’ultimo Sanremo il cantautore si è mosso bene tra iniziative virali come il pigiama party con i fan, i tutorial per l’iconico balletto e il famoso dilemma irrisolto sui social. Per un equivoco il verso del brano “Gilet ripieni di zucchero” è diventato “cileni ripieni di zucchero”, secondo la segnalazione di diversi utenti sui social. Da qui una serie di meme e ricette fantasiose su come si facciano i cileni ripieni di zucchero. Piccoli elementi che hanno “spinto” ancora di più al successo “Tuta Gold”. Il brano è contenuto nel disco uscitovenerdì “Nei letti degli altri” (il più bello della sua carriera) in cui Mahmood si racconta come mai prima d’ora e lo fa con un linguaggio diretto e senza fronzoli. Da segnalare tra i brani “Nel mare”, “Tutti contro tutti” e “Stella cadente”.
“Ho scelto il riferimento al letto – ha spiegato Mahmood – perché rappresenta lo spazio personale che sul letto si fa amplificatore di emozioni comuni. È un luogo e un simbolo in cui tutto accade. Quindi si dorme, si sogna, ma si rimane anche svegli a pensare, soffrire, amare, leggere, osservare e il tempo assume varie velocità. Poi nei confini del letto ci si confronta con se stessi e si esplorano i rapporti umani. Il microcosmo fatto di lenzuola e cuscini diventa una scenografia di vita, la metafora di una casa in cui potersi rifugiare, un posto sicuro in cui si sa che si può sempre far ritorno”. Una sincerità che è stata premiata dal grande pubblico con l’incoronazione di nuovo principe del pop. La costanza paga.