“La morte di Navalny è responsabilità del Cremlino, un messaggio verso i movimenti di opposizione di questi giorni che firmano per il candidato russo contro la guerra, ma anche verso le donne che chiedono il ritorno a casa dei soldati”. È parte dell’analisi di Giovanni Savino, professore di Storia della Russia alla Federico II di Napoli – che per una decina d’anni ha vissuto a Mosca – intervistato dall’Ansa. Il riferimento è alla morte del principale oppositore politico di Vladimir Putin, Alexei Navalny.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione