Jannik Sinner non conosce ostacoli e conquista la finale anche a Rotterdam, superando l’olandese Tallon Griekspoor con il punteggio di 6-2 6-4. Dopo il successo agli Australian Open, l’altoatesino ha così l’opportunità di alzare il secondo trofeo del suo 2024, mettendo le mani sul prestigioso torneo Atp 500 per la prima volta. Sinner inoltre va alla ricerca del titolo numero 12 in carriera. L’ultimo avversario sarà ora l’australiano Alex De Minaur (numero 11 del mondo) contro cui non ha mai perso in carriera nei sei precedenti finora disputati. Anzi, De Minaur riporta alla mente dolci ricordi, come il primo titolo Masters 1000 a Toronto nell’agosto scorso e, soprattutto, l’ultima Coppa Davis vinta sull’Australia.
Ma questa finale a Rotterdam rappresenta anche un nuovo momento storico per il tennis italiano, nuovamente targato Jannik Sinner. Dopo la vittoria in Coppa Davis e il titolo in un torneo del Grande Slam 47 anni dopo l’ultima volta, ecco il podio mondiale, il numero 3 della classifica. Nessun azzurro si era mai spinto così in alto. Nemmeno Adriano Panatta, fermatosi alla posizione quattro nel 1976. Per Sinner questo nuovo record assoluto è sicuro, matematico, resta solo da capire quando succederà. Lunedì 19 o lunedì 26 febbraio?
L’ultima classifica ufficiale Atp, pubblicata il 12 febbraio, vede in testa Novak Djokovic (9.855 punti) davanti a Carlos Alcaraz (9.255). Daniil Medvedev è numero 3 con 8.765 punti, Jannik Sinner numero 4 con 8.070. Il russo non ha partecipato a Rotterdam e ha deciso di rinunciare anche al 250 di Doha che si giocherà durante la prossima settimana. Due tornei che l’anno scorso lo avevano visto trionfare, per un totale di 750 punti che non verranno difesi. Medvedev è destinato quindi a scendere nel ranking, prima a quota 8.265 (il prossimo lunedì), poi a 8.015 nell’aggiornamento del 26 febbraio. L’azzurro attualmente ha invece 8.070 punti, ne ha persi 300 per l’ultimo atto in Olanda del 2023, ma con questa ennesima finale si ritroverà a quota 8.100. In caso di successo a Rotterdam contro De Minaur salirebbe a 8.270, superando immediatamente Medvedev già lunedì 19 febbraio.
L’ufficialità di un posto nella top 3 mondiale costringe a guardare ancora più in alto, soprattutto se le prospettive a breve termine lo permettono. In questo caso si tratta del torneo di Indian Wells, primo Masters 1000 della stagione. Carlos Alcaraz è campione in carica e il suo numero 2 è distante 900 dall’azzurro, essendo andato fuori in semifinale a Buenos Aires. La sua cambiale da 1000 punti è pesante, soprattutto se rapportata a quella da 360 di Sinner, figlia della semifinale della passata stagione. Jannik numero 2 del mondo in California? Difficile, ma si può fare.