La Commissione Europea ha aperto “un’indagine su TikTok per sospetta violazione della trasparenza e degli obblighi di tutela dei minori”. Il procedimento formale ha l’obiettivo di valutare se TikTok possa aver violato il Digital Services Act (Dsa) in ambiti legati alla tutela dei minori, alla trasparenza della pubblicità, all’accesso ai dati per i ricercatori, e alla gestione del rischio di design che creano dipendenza e contenuti dannosi. Il commissario europeo al mercato interno Thierry Breton su X afferma che serve “applicare la Dsa per un Internet più sicuro per i giovani“, ed elenca, un “design avvincente e limiti di tempo sullo schermo. Effetto tana del coniglio. Verifica dell’età. Impostazioni sulla privacy predefinite”.
I primi obiettivi si concentreranno sul rispetto degli obblighi relativi alla valutazione e mitigazione dei rischi sistemici della progettazione del sistema TikTok, dei sistemi algoritmici che potrebbero stimolare dipendenze comportamentali. Una tra queste, citata anche da Breton, è “l’effetto tana del coniglio“: un modo metaforico per descrivere come una persona possa essere trascinata in un mondo parallelo e virtuale, estraneo alla realtà. Questa valutazione è necessaria per mettere in primo piano il diritto fondamentale al benessere fisico e mentale della persona e nel rispetto dei diritti del minore. Poi verranno analizzate le misure di mitigazione messe in atto, con particolare attenzione agli strumenti di verifica dell’età utilizzati da TikTok che impediscono ai minori l’accesso a contenuti inappropriati. Infine, sarà valutato il rispetto della legge sui servizi digitali, e mettere in atto misure adeguate e proporzionate per garantire un elevato livello di privacy, sicurezza e protezione per i minori.
L’Ue insiste anche sull’obbligo della piattaforma di fornire un archivio consultabile e affidabile per gli annunci pubblicitari presentati su TikTok e sulle misure adottate da TikTok per aumentare la trasparenza della sua piattaforma. Non tarda ad arrivare anche la risposta della piattaforma, che riferisce che “TikTok ha introdotto funzioni e impostazioni innovative per proteggere gli adolescenti e impedire ai minori di 13 anni di accedere alla piattaforma, una questione di cui si sta occupando l’intero settore. -poi prosegue- Continueremo a collaborare con esperti e player del settore per garantire la sicurezza dei giovani su TikTok e siamo lieti di avere ora l’opportunità di spiegare in dettaglio questo lavoro alla Commissione”.
Non è la prima vota che la piattaforma è stata attaccata sul tema della salute dei suoi utilizzatori: solo poco tempo fa il sindaco della città di New York, Eric Adams, aveva denunciato i tre colossi social e in particolare le loro strategie di marketing aggressive e i sistemi di algoritmi che, secondo la denuncia, “attirano, catturano e creano dipendenza nei giovani”, esponendoli a contenuti dannosi.