Sono oltre 100 gli indagati nell’ambito di quella che è ritenuta un’organizzazione contigua ad ambienti della criminalità organizzata e finalizzata alle frodi fiscali, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati fallimentari, riciclaggio internazionale ed autoriciclaggio. Carabinieri e Guardia di Finanza, coordinati della Procura di Reggio Emilia, stanno eseguendo – dall’alba di lunedì – un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone, ai domiciliari per sette, accusati di associazione a delinquere e di numerose ipotesi, in prevalenza reati tributari, false fatturazioni e riciclaggio internazionale. Previste anche interdittive per due commercialisti e un imprenditore.

L’operazione “Minefield” – che vede coinvolti oltre 350 militari tra finanzieri e carabinieri – ha messo in luce un giro d’affari di oltre 30 milioni di euro. Operazione che coinvolge oltre 100 indagati e 81 società tra Emilia, Calabria, Campania, Toscana, Lazio, Lombardia, Marche e Veneto dove sono scattate più di 100 perquisizioni. Sono stati disposti anche sequestri per oltre 10,5 milioni di euro.

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