Un ragazzo di quattordici anni ha salvato la vita a un pensionato di 65 anni, colpito da un infarto mentre stava facendo una passeggiata con la moglie. Quando ha visto l’uomo a terra, il giovane Matteo Ricolfi ha pensato alla manovra salvavita vista la sera prima in tv nelle serie “Doc-Nelle tue Mani 3“, fiction di successo del servizio pubblico con protagonista Luca Argentero.
È successo a Colognola ai Colli, in provincia di Verona, dove l’uomo è ricoverato nel reparto di Terapia intensiva. La prognosi resta riservata “ma, senza il mio intervento, i medici mi hanno detto che sarebbe morto”, spiega il giovane Matteo in un’intervista a La Stampa: “Era il primo pomeriggio di domenica. Stavo andando in bici al campetto della scuola per andare a giocare a calcio con i miei amici, quando ho sentito urlare una donna. Ho mollato la bici, sono corso verso di lei e ho visto che c’era un uomo disteso a terra. La signora era terrorizzata. Era al telefono con un operatore del 118, allora le ho preso il cellulare dalle mani e ho comunicato la nostra posizione esatta. A quel punto, il medico mi ha chiesto se me la sentissi di fare un massaggio cardiaco, e ho risposto di sì. La moglie era troppo spaventata per essere d’aiuto”.
Il ragazzo, che frequenta la terza media, non aveva mai frequentato un corso di primo soccorso: “La sera prima avevo visto in tv una puntata della serie ‘Doc’. Era il mio compleanno, ma ero rimasto a casa in punizione, perché non mi ero comportato molto bene con i miei genitori. L’operatore del 118 mi ha detto di provare a togliere la maglietta al signore, ma non ce l’ho fatta, allora gliel’ho solo aperta un po’. E poi ho iniziato a fargli il massaggio cardiaco, seguendo attentamente le indicazioni al telefono: appoggiare le mani sul petto e poi spingere, a ritmo. Sono andato avanti per un quarto d’ora buono, senza mai fermarmi, fino all’arrivo dei medici, con ambulanza e elisoccorso. Mi hanno detto che sono stato bravo”.
“Cercavo di pensare alla serie televisiva Doc, avevo visto il massaggio cardiaco e ho provato a imitarlo seguendo comunque le indicazione degli operatori al telefono”, ha aggiunto Matteo al Corriere della Sera. C’è chi lo definisce un angelo, chi invece un supereroe. Lui vorrebbe solo incontrare l’uomo che ha salvato: “Abbiamo saputo dai Carabinieri che sta bene. I miei genitori stanno cercando di mettersi in contatto con la sua famiglia. Vorremmo chiamarlo e sapere come si sente e se soprattutto si sta riprendendo, cosa che ci auguriamo davvero”. Nell’attesa sindaco e prefetto pensano a un premio per il suo gesto: “Lunedì la sindaca è venuta a casa nostra per organizzare una cerimonia di premiazione e anche la prefettura ha contattato mio padre con il desiderio di volermi dare un riconoscimento. Tra l’altro ho anche visto che il presidente della Regione Zaia ha condiviso su Facebook la mia storia e ne sono davvero felice“.