“Sei ragazze in minigonna” come strategia per richiamare l’attenzione degli elettori in incontri politici. In più un condimento di affermazioni sessiste. E’ il contenuto di un audio che è rimbalzato da telefono a telefono diventando virale e animando così la campagna elettorale in Sardegna, a pochi giorni dalle Regionali. Il vocale – in cui si promettono anche feste in cui “non portare donne perché ci sono già lì” – è attribuito a un candidato della Dc per Rotondi nel Nord dell’Isola, Pietro Pinna, 56 anni, ex militare in pensione: lui all’Unione Sarda dice che quegli audio li aveva mandati a un amico ed era solo per gioco, diciamo così. “Si capisce che è una cosa goliardica – ribadisce all’agenzia AdnKronos – solo un messaggio mandato a un amico. In campagna elettorale si dicono tante cose: si ride e si scherza”.
Non è uno scherzo però per il candidato presidente del centrodestra – che Pinna sostiene – Paolo Truzzu che bolla quell’audio come “imbarazzante e sgradevole“. “Parole inaccettabili – dice il sindaco di Cagliari – pronunciate da chi si sottopone al giudizio degli elettori per amministrare la Sardegna. E soprattutto inaccettabili per l’uso vergognoso del corpo della donna come merce elettorale – afferma – In questo campo mi considero al di sopra di ogni sospetto, avendo una splendida famiglia composta da tre donne (moglie e due figlie) e avendo una donna eccezionale come capo di partito, oltre ad aver presentato una squadra di candidate di qualità che mi sostiene in questa competizione elettorale. Prendo le distanze con decisione da questo inqualificabile comportamento e sono certo che i sardi sapranno distinguere le responsabilità personali dalle ridicole strumentalizzazioni, queste sì un insulto all’intelligenza degli elettori”.
All’attacco il M5s. “Uno schifo. Una vergogna assoluta” dichiara la candidata del centrosinistra allargato Alessandra Todde. “La mercificazione del corpo femminile sfruttata in campagna elettorale pur di recuperare qualche voto. Non solo ciò è moralmente riprovevole, ma è anche un insulto all’intelligenza degli elettori sardi – conclude -. Sono orgogliosa di avere tante donne candidate al mio fianco e di rappresentare una coalizione che difende i diritti di tutte le donne”. Audio da “voltastomaco” per la vicepresidente del M5s Chiara Appendino. “Non è goliardia – aggiunge la senatrice dei 5 Stelle Sabrina Licheri – Non è uno scherzo come dice oggi la destra cercando di minimizzare e non fa ridere”.