Nuovo incontro a Torino sul futuro dello stabilimento di Mirafiori dopo che il numero uno di Stellantis, Carlos Tavares, aveva indicato lo storico sito come uno dei più a rischio di ridimensionamento. Processo in realtà già in corso da tempo con continui esodi incentivati e ripetuto ricorso alla cassa integrazione. Assenti, come al solito, le prime linee del gruppo automobilistico franco-italiano, al vertice con i rappresentanti sindacali si sono presentati Davide Mele, responsabile Corporate Affairs di Stellantis Italia e Daniele Chiari, responsabile relazioni istituzionali di Stellantis Italia e Giuseppe Manca responsabile delle Risorse umane di Stellantis Italia.
La delegazione dell’azienda ha ricordato “gli investimenti significativi nelle attività italiane, con progetti come la gigafactory di Termoli, il Battery Technology Center e l’Hub di Economia Circolare, dimostrando un impegno concreto nella transizione verso un’industria più sostenibile”. Stellantis ha anche sottolineato “l’importanza dell’ingegneria in Italia, soprattutto a Torino, come centro strategico per lo stile dei brand italiani, competenze globali in componenti plastici e progetti chiave per Alfa e Maserati. Con la collaborazione con istituzioni come il Politecnico di Torino”. Pertanto, dice Stellantis, “l’azienda guarda con fiducia al ruolo centrale che l’Italia può svolgere nel panorama automobilistico europeo, sperando in un coinvolgimento attivo di tutti gli attori del settore”.
Parole che stridono con i fatti degli ultimi tempi e con l’intenzione del gruppo di delocalizzare dove il costo del lavoro è più basso, o dove gli incentivi sono più alti, ogni tipo di produzione. Stellantis ribadisce un vago progetto per fare di Mirafiori “un polo innovativo per la mobilità sostenibile entro il 2038″ e afferma che conta di recuperare il calo di vendite della Maserati con le vetture GranTurismo e GranCabrio del programma elettrico Folgore. Due modelli prodotti a Mirafiori su cui spera che le vendite siano in rialzo nel corso dell’anno. Non si è parlato della possibilità, di cui hanno dato conto alcuni giornali, di portare a Torino la produzione di auto elettriche di Leapmotor, partner cinese di Stellantis
Dopo l’incontro Cisl Torino dice che “con Stellantis è iniziato un percorso importante”. Molto più tiepida la Uil Torino: “Il tavolo di oggi è stato interlocutorio”. “Sarebbe opportuno che la smettessimo di fare queste discussioni sui giornali e che finalmente venisse convocato un tavolo di confronto. La presidente del Consiglio convochi a palazzo Chigi l’ad di Stellantis, così non ci parliamo più dai giornali e magari facciamo un accordo per garantire nuovi modelli produttivi, investimenti per gli enti di ricerca e sviluppo e per tutelare l’occupazione” dice il segretario generale della Fiom-Cgil, Michele De Palma, a proposito dell’ipotesi Leapmotor.