Dargen D'Amico torna in tv dopo l'ospitata a "Domenica In" che ha fatto molto rumore all'indomani della conclusione del Festival di Sanremo
Dargen D’Amico torna in tv dopo l’ospitata a Domenica In che ha fatto molto rumore all’indomani della conclusione del Festival di Sanremo. Ospite a Di martedì su La7 il cantante risponde così alla domanda se si sia sentito vittima di censura nel salotto di Mara Venier: “No, credo di avere avuto un trattamento abbastanza elastico in Rai, nessuno mi ha mai chiesto quello che avrei detto e fatto notare che quello che stavo dicendo non era in linea. Mi hanno interrotto ma ero già entrato nell’argomento”. E sull’ipotesi di non poter rimettere piede a Viale Mazzini fa sapere: “Non dipende dalle mie scelte, non credo, se così fosse troverò una soluzione, per me il palco di Sanremo è molto importante […]”.
E ancora: “Le canzoni parlano di vita […] dalla depressione, la salute mentale… La mia sensazione è che ci fosse un profondo silenzio a livello nazionale che non corrisponde al sentimento delle persone. E questo va oltre le scelte governative, effettivamente il silenzio sui bambini massacrati non corrisponde alle volontà di questo paese, che vorrebbe far sentire il suo peso diplomatico”. Giovanni Floris chiede un commento anche sulla nota dell’ad Roberto Sergio letta in chiusura di puntata da Mara Venier: “Abbiamo tutti dei padroni quindi rendiamo conto alla linea editoriale di chi sta sopra di noi. Il mio padrone in questo caso è l’umanità: questo silenzio complice mi ha costretto a parlare”.
Invitato dal conduttore a chiudere il ragionamento sull’immigrazione che non ha potuto concludere a Domenica In, l’artista chiosa: “Sono stanco di vedere fratelli e sorelle trattati come cittadini di serie B invece di costruire delle soluzioni che possano servire a questo paese per i prossimi Paesi come risorse”.