La prima giornata della Settimana della Moda di Milano si è aperta, martedì 20 febbraio, con due novità: la prima sfilata della griffe modenese Twinset e la prima presentazione di Maison Jejia, il brand di Anna Maria Marino
Un vero e proprio debutto per Twinset, marchio italiano con una storia lunga 35 anni, che questa stagione apre la Settimana della Moda di Milano, in scena nel capoluogo lombardo dal 20 al 26 febbraio. La griffe modenese, controllata dal fondo Carlyle, ha deciso di presentare la collezione Autunno/Inverno 24-25 con uno show che celebra la femminilità libera e bohemien. “Per noi è una scelta decisa. Non avevamo sfilato in passato e ora vogliamo dimostrare che siamo pronti per farlo”, spiega l’amministratore delegato, Alessandro Varisco, entrato in Twinset nel 2015. “L’Italia è il nostro primo mercato, seguita dalla Francia, dall’ Europa continentale e dal Middle east”. Il marchio italiano con sede a Carpi, in provincia di Modena, oggi vanta più di 100 negozi nel mondo e ha l’ambito obiettivo di arrivare a 150 entro i prossimi 5 anni. Twinset che ha dichiarato a luglio scorso un fatturato di oltre 220 milioni, è conosciuto in Italia e all’estero per rappresentare quell’alternativa alle proposte dei grandi marchi del lusso, con un occhio attento alla sperimentazione, alle tendenze e ai prezzi più accessibili.
Per la sfilata di debutto Twinset ha voluto invitare le più affezionate top client, mentre in passerella, hanno sfilato le donne che hanno contribuito a costruire l’estetica contemporanea del brand, avendo prestato i loro volti ad alcune delle sue più iconiche campagne pubblicitarie. Se ad aprire la passerella è Natasha Poly, a chiuderla è la top model Amber Valletta. Un casting d’eccezione che vanta non solo nomi noti, ma anche giovani modelle, le cosiddette new faces, perché questa collezione celebra tutte le donne andando oltre ogni tipo di stereotipo. La collezione Autunno/Inverno 24-25 mischia maglioni monospalla con pantaloni di pelle, abiti sottoveste in pizzo, giacche in velluto matelassé da portare con camicie di seta. La maglieria, vera protagonista della collezione e materiale amatissimo dal marchio, si trasforma in pellicce voluminose, in giacche con bottoni gioiello e in micro-pantaloncini che scoprono le gambe. Tanti gli accessori, dai sandali con piume ai classici stivali da motociclista e poi borse tricottate, secchielli in pelle e piccoli amuleti di pietre semipreziose disegnati da Milne Watson. Una collezione pensata per le donne di oggi di qualsiasi età, finalmente libere di potere vestirsi e sperimentare con abiti e accessori senza essere costrette a dilapidare vere e proprie fortune per essere alla moda.
L’appuntamento con l’altro grande debutto del primo giorno di Fashion Week è al quarto piano di un palazzo alle spalle della stazione Cadorna, nel cuore di Milano. All’uscita dell’ascensore maestose orchidee fanno sì che non ci siano dubbi su quale sia la porta giusta. Una volta varcata la soglia, si entra nell’eclettico appartamento di Anna Maria Marino. Questo spazio riflette la sua personalità creativa e visionaria ed è per lei fonte di grande ispirazione per le sue creazioni. E infatti ecco che i suoi completi sartoriali dalle silhouette destrutturate, i colori vibranti e le linee rilassate confondersi quasi con le opere d’arte presenti alle pareti. La storia di Maison Jejia è un’ode all’amore, alla creatività e all’impegno. A partire dal nome che Anna Maria ha scelto per il brand: “Jejia era il soprannome di mia madre, ho voluto omaggiarla così. Ho iniziato a creare questi abiti proprio come tributo a lei dopo la sua prematura scomparsa. All’inizio era solo un hobby, poi nel 2016 ho deciso di mettere tutto il resto in stand-by e dedicarmici totalmente. Ed eccoci qui!”, ci racconta la designer comasca. Ad oggi, infatti, Maison Jejia conta oltre 130 punti vendita in tutto il mondo e si accinge a sbarcare anche sul web con un portale di e-commerce.
L’estetica di Jejia celebra la semplicità, impreziosendola con dettagli unici e distintivi. Un’eleganza senza tempo che si ispira a donne dallo stile di vita ricercato e rilassato, unite da un’attitudine comune e dal desiderio di sentirsi rappresentate. Proprio “attitudine” è la parola chiave che, secondo Anna Maria, meglio identifica il brand: “Jejia è un’attitudine, un modo di essere. Non ha età né identità geografica, ma unisce le donne di tutto il mondo che si riconoscono e si sentono a proprio agio in questi capi, riconoscibili ma confort”, ci spiega. La ricerca di Anna Maria Marino si nutre di ispirazioni provenienti da ogni angolo del globo, dando vita a contrasti cromatici di forte impatto visivo. Le pregiate stoffe giapponesi, irlandesi e italiane raccontano una storia di qualità e savoir-faire. Il guardaroba di Jejia è sicuramente una delle nuove realtà più interessanti di questa Fashion Week milanese, piace agli stylist e incuriosisce la stampa. Da notare, il Katherine pant, una rivisitazione in più colori del classico pantalone sartoriale maschile con le pence, e il Jonathan Blazer, un cardigan trasformato in blazer dalle spalle over e i polsini da camicia a dare un tocco di stile alle fine delle maniche. Ogni capo diventa così una storia da scoprire, non senza qualche azzardo nel total look: proprio come la sua vasca da bagno sospesa sul salotto sottostante.