Un collaudatore è morto questa mattina in un incidente stradale sula pista Ntc di Nardò, a Lecce. L’incidente è accaduto sulla pista del centro prove di proprietà Porsche, gestito da Porsche Engineering. La vittima è Mattia Ottaviano, un 36enne di Tuglie (Lecce), che lavorava come driver di una ditta esterna. Dalle prime ricostruzioni, un’auto e una moto, entrambe guidate da collaudatori, si sono scontrate. Non si conoscono le cause. L’uomo a bordo dell’auto, una Porsche Panamera, è rimasto ferito ma non è in pericolo di vita. Il collega a bordo della moto, una Ducati Panigale, ha perso la vita a causa della caduta e sembra che il mezzo abbia preso fuoco dopo l’impatto. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, gli agenti del commissariato di Nardò e la polizia locale. Sono ancora da chiarire le dinamiche dell’incidente e nel mentre la pista è stata chiusa.
La pista della nota casa automobilistica è al centro di una diatriba legata all’allargamento della struttura e all’esproprio che la pista ha imposto ai 134 proprietari circostanti. In totale si tratta di 351 ettari di terreno distribuiti nei comuni di Nardò e Porto Cesareo. Il piano di sviluppo di Ntc, approvato dalla Regione, prevede la costruzione di altre nove piste (attualmente sono 12), edifici tecnici e amministrativi, una mensa, un parcheggio, un nuovo centro di logistica e manutenzione, una stazione di servizio, un centro di valutazione e check-in e un centro medico. La regione intende espropriare le terre con la formula della pubblica utilità, ma in molti hanno sollevato dubbi sulle motivazioni, trattandosi di un’azienda privata. “L’ennesima morte di un lavoratore di una ditta in subappalto. Non se ne può più. Il Governo non faccia comunicati di cordoglio ma leggi a tutela della vita di chi lavora. Di lavoro si deve vivere e non morire” sono le parole di Valentina Fragassi, segretaria generale della Cgil Lecce, a commento dell’incidente.