Laura Rocca e Beatrice Spada, la veterana e l’esordiente, sono accumunate dalla loro passione per la scrittura. Una qualità che non sempre gli scrittori riescono a trasmettere alle loro opere, in questo caso le due autrici ci sono riuscite; leggendo No Strings Attached e Questa non è una fiaba, infatti, non si percepisce solo la passione ma anche la cura con cui sono realizzati.

Laura Rocca pubblica romanzi da luglio 2015, ma scrive da quando aveva dodici anni. Ad oggi ne ha pubblicati 25, e scritti almeno 30. No Strings Attached è il primo di una serie che comprende cinque libri, tutti molti apprezzati dal pubblico. Nel 2021, oltre agli ebook e ai cartacei venduti, il romanzo aveva superato i sette milioni di pagine lette su Kindle Unlimited – l’abbonamento di Amazon che consente di leggere senza ulteriori costi – considerando le sue 349 pagine, sono l’equivalente di 20mila copie.

Skylar Allen e Jason Mitchell, i protagonisti del romanzo, sono riusciti ad accedere nel cuore delle lettrici. Si incontrano in orfanotrofio, Skylar ha cinque anni e Jason nove, diventano inseparabili. Il ragazzo protegge la bambina fino al giorno in cui viene adottato. E non aggiungo altro, per sapere cosa accade lo dovete leggere. La serie si svolge negli Stati Uniti, un significativo cambiamento, di solito lei ama ambientare i suoi romanzi in Uk perché, anche se l’Italia è il suo Paese, il suo cuore appartiene all’Inghilterra.

I romanzi di Rocca affrontano sempre temi difficili, in questo caso l’orfanotrofio, l’adozione. Per l’autrice è sia un gioco d’equilibrio, saper dosare gli argomenti quanto serve per dare il giusto spessore emotivo al personaggio e alla storia, con i dovuti approfondimenti, ma senza eccedere. Ogni scrittore ha un suo stile, una sua “firma” e i suoi lettori sono stati abituati sin dall’inizio a trovare nelle sue storie tematiche di un certo tipo. Lei ritiene che il romanzo rosa sia un buon genere per veicolare messaggi importanti a un grande numero di persone.

Questa non è una fiaba è il primo romanzo che Beatrice Spada pubblica con il suo nome. Laureata in design della comunicazione presso il Politecnico di Milano, opera come designer professionista nei settori dell’editoria e il suo lavoro consiste in larga parte nel progettare storie, per raccontare e mostrare al pubblico prodotti, aziende o persone.

Le sue protagoniste, Kenna e Fenella, sono due sorelle che trovano rifugio in un vecchio castello che sembra abbandonato. In realtà ci vivono anche Maisie e Alastair, due strane creature che provengono da un lontano passato. L’intento dell’autrice è stato quello di unire gli stilemi delle fiabe classiche al folclore scozzese, in una miscellanea che ha fatto confluire nella realtà storica del XIX secolo, condita con un paio di figure di natura gotico-fantastica. E non aggiungo altro, perché è troppo piacevole, pagina dopo pagina, scoprire gli “spettri”.

Anche in questo romanzo gli argomenti affrontati sono complessi: i ruoli di genere, la femminilità, i valori della famiglia e il coraggio. Inoltre, vi è un altro messaggio importante: siamo davvero sicuri che quello che chiamiamo “mostro” lo sia davvero? Secondo Spada la maggior parte dei lettori, di cui poi ha avuto feedback tramite recensioni o social media, non solo ha apprezzato la lettura come intrattenimento, ma ha colto anche altri aspetti più profondi del romanzo.

E poi vi sono i disegni a cui avrei dato più spazio. Il romanzo ne propone uno per ogni anno narrato. Un “suggerimento” di quello che sta per accadere, senza però fare spoiler. Una sorta di anticipazione, qualcosa che stimoli la curiosità: di volta in volta può essere un personaggio, un animale o un paesaggio. Scrittura scorrevole, descrizioni accurate e una storia avvincente, sono felice che Spada stia già lavorando al secondo romanzo che dovrebbe essere pubblicato nel 2025.

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