“Va subito respinta ogni suggestione che vi sia un disegno del Governo per reprimere il dissenso politico e che questo disegno sia eseguito dalle forze di polizia nel corso dei servizi di ordine pubblico”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time alla Camera. In particolare il ministro ha risposto a un’interrogazione illustrata dal deputato del Partito democratico, Federico Fornaro, che ha chiesto conto, dopo le ultime identificazioni tra cui quella di un uomo che durante la prima della Scala di Milano ha urlato “viva l’Italia antifascista”, di quali siano le “direttive impartite alle forze di polizia per la gestione dell’ordine pubblico, se sia stato rispettato il principio di proporzionalità, e quali iniziative” Piantedosi “intenda adottare per garantire la libera manifestazione del pensiero”.
“Non vi è, e mai vi potrà essere – ha aggiunto Piantedosi – alcuna direttiva ministeriale in tal senso e, neanche, indicazioni volte a cambiare le regole operative di gestione dell’ordine pubblico, da sempre improntate a cautela, equilibrio e professionalità, a prescindere dal colore politico del Governo in carica”.
“Anche nei recenti episodi di Torino, Napoli e Bologna il maggior numero dei feriti è stato registrato tra le forze di polizia”, ha incalzato il ministro, auspicando “che non vi sia la tentazione di trascinare nel conflitto politico il lavoro delle forze di polizia, che devono poter operare con serenità”.