di Simone Durante
Le frodi online si stanno evolvendo con tattiche sempre più raffinate, puntando a sfruttare l’ingenuità degli utenti a scopo di lucro illecito. Tra le truffe più recenti spicca l’offerta di guadagni supplementari per compiti superficiali quali l’apposizione di “Mi piace” su video di YouTube. Tuttavia, dietro questa apparente semplicità, si nascondono obiettivi molto più nefasti, quali il sottrarre dati sensibili, dettagli bancari e somme di denaro.
Questa particolare truffa si innesca con la ricezione di un messaggio, solitamente inviato tramite WhatsApp, da parte di un falso recruiter che propone guadagni facili per mere azioni su YouTube. I truffatori mirano a ottenere informazioni personali come il numero di WhatsApp, i dati bancari, l’età, la professione e il nome completo dell’individuo.
Una volta effettuati i primi “Mi piace”, si suggerisce di scaricare applicazioni di messaggistica quali Telegram e di iscriversi a determinati canali. Questo per partecipare a ipotetici programmi vip che promettono ritorni economici ancora più elevati, basandosi su un “investimento” iniziale dell’individuo, con la promessa ingannevole di consistenti guadagni.
Recentemente, è stata coinvolta un’agenzia Seo di Roma che è stata vittima di un furto d’identità da parte di questi truffatori. Questi malintenzionati hanno indebitamente utilizzato l’identità dell’azienda per legittimare le loro operazioni, seminando confusione e preoccupazione tra gli utenti e i clienti dell’agenzia.
Decine sono state le telefonate e i messaggi via WhatsApp da parte di persone truffate che hanno contattato l’agenzia per richiedere chiarimenti. Nonostante la denuncia presso la polizia postale la truffa continua, utilizzando le stesse modalità. L’uso di semplici VPN ha impedito alle forze dell’ordine di rintracciare i responsabili.
Ecco alcuni consigli fondamentali per difendersi da tali inganni:
– Realizzare screenshot delle conversazioni e delle transazioni dubbie.
– Cessare ogni forma di comunicazione con i truffatori, bloccarli e segnalare i contatti alle autorità competenti e alle piattaforme di social media.
– Proteggere i propri account online con password forti e uniche, attivando l’autenticazione a due fattori.
– Sorvegliare con attenzione le proprie finanze e gli account online.
– Notificare prontamente ogni sospetto di attività fraudolenta sulle piattaforme social alle forze dell’ordine e alla propria istituzione bancaria.
La proliferazione di questa truffa, specialmente nei gruppi Facebook e su altre piattaforme che promuovono il telelavoro o retribuzioni vantaggiose per attività minimali, richiede un’acuta consapevolezza e prudenza. È essenziale verificare con cura ogni offerta di lavoro e astenersi dal divulgare dati personali o bancari a sconosciuti. Inoltre, è vitale evitare proposte di impiego che richiedono versamenti anticipati o che promettono rendimenti economici irrealisticamente elevati per impegni trascurabili.
Prevenzione e istruzione rappresentano le chiavi per schermarsi da minacce digitali in costante crescita.