I neopatentati potranno guidare auto più potenti e arriva anche la riduzione dei previsti aumenti delle multe per chi usa il cellulare alla guida. Sono le novità introdotte da due emendamenti alla riforma del Codice della strada approvati in Commissione Trasporti alla Camera. Mentre il ministro Matteo Salvini prosegue la sua battaglia contro gli autovelox, studiando un decreto per eliminarli sulle strade con limite a 50km/h, dal Parlamento arrivano altre novità in tema di sicurezza stradale.

Il nuovo Codice della strada, sulla scia delle polemiche dell’incidente mortale causato dagli youtuber in Lamborghini, aveva lasciato invariate le potenze dei mezzi che i neopatentati possono guidare (55 kW/t per gli autoveicoli e 70kw/h per le autovetture) e aveva anche allungato il divieto per la guida di potenze superiori da 1 a 3 anni. Ma l’emendamento approvato in Commissione prevede, per i primi 3 anni, il divieto di guida di autoveicoli con una potenza superiore a 75 kW/t e di autovetture con potenza massima di 105 kW/t: in pratica anche auto che possono raggiungere facilmente i 210 chilometri orari.

Così pure la “stretta” agli automobilisti indisciplinati, annunciata nei mesi scorsi a gran voce da Matteo Salvini, diventa sempre più soft. Anche sul fronte dell’uso del cellulare alla guida. Nel testo originario del ddl di riforma del Codice della strada erano state aumentate le sanzioni amministrative per chi veniva beccato al volante mentre parlava al telefono o chattava, con multe da un minimo di 422 euro a un massimo di 1.697 euro. Ma grazie all’emendamento approvato, a prima firma di Maurizio Lupi, l’importo viene ridotto da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro. Si allenta anche la stretta prevista sui recidivi: la multa passa da una forchetta compresa tra 644 e 2.588 euro ad una forbice tra 350 e 1.400 euro. Resta la previsione di sospensione della patente. “Si tratta di un pessimo segnale sul fronte della sicurezza stradale”, spiega il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso: “Le statistiche ufficiali ci dicono che distrazione alla guida è causa principale di incidenti stradali in Italia, e solo l’uso dei telefonini da parte dei guidatori causa il 24% di tutti i sinistri registrati nel nostro Paese. Se si vuole garantire la sicurezza e tutelare l’incolumità degli utenti delle strade – aggiunge – le multe per i trasgressori andrebbero aumentate, non certo diminuite come prevedono gli emendamenti approvati oggi”. Tutto questo mentre prosegue l’esame in Commissione e non sono escluse altre novità.

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