Da capo missione del Pnrr del ministro alla Corte dei conti europea. Da collaboratore del controllato a controllore. E’ stata approvata la nomina di Manfredi Selvaggi, uomo di fiducia del ministro per l’attuazione del Recovery plan Raffaele Fitto, come membro italiano della magistratura contabile europea. L’ok è arrivato dalla Commissione per la revisione dei bilanci del Parlamento europeo con 19 voti a favore, 8 contrari e un astenuto. Ora la candidatura dovrà passare il vaglio della Plenaria di Strasburgo.

Tra i voti contrari quelli delle eurodeputate italiane Beatrice Covassi (Pd) e Sabrina Pignedoli (M5s). Proprio Covassi, durante la seduta della commissione, aveva chiesto a Selvaggi se il fatto che un candidatura come la sua selezionata al di fuori dei nominativi segnalati dalla Corte dei Conti italiana potesse essere una nomina politica. “L’indipendenza è nel Dna di un magistrato ed è nel mio Dna – ha risposto Selvaggi – Io non mi sono candidato, mi è stato chiesto, non so come è andata la procedura di selezione del mio nome, non si è trattato di una nomina politica e non potrebbe esserlo”.

Delusione viene espressa da Pignedoli: “Con un conflitto d’interessi così evidente non può garantire una indipendenza di giudizio sull’uso che verrà fatto dei fondi europei. Lo ripetiamo ancora una volta: alla Corte dei Conti europea servono figure sopra le parti e non funzionari raccomandati dalla politica. Nel voto in plenaria confermeremo il nostro voto contrario”. Soddisfazione da Fratelli d’Italia: “Durante la sua audizione – sottolinea il capodelegazione Carlo Fidanza – Selvaggi ha confermato i propri requisiti di assoluta competenza, che hanno portato all’approvazione della sua candidatura ad ampia maggioranza”.

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